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CRONACA

Napoli: Comitato Cittadini dei Colli Aminei chiede riapertura totale di via Nicolardi e il ripristino della navetta C65

03 Luglio 2013 18:12 — Trasporti: "Più facile trovare l'acqua nel deserto che il C40 o l’R4".

Napoli, 03/07/2013 - Napoli o, meglio, i napoletani, sono famosi perché abilissimi nell’arte di arrangiarsi anche nei momenti più difficili e nelle situazioni più complesse. E’ sicuramente un pregio degli abitanti della vecchia e cara Partenope, un’attitudine a cui i napoletani attingono spesso. Anche stavolta è andata così. Numerose richieste sono state fatte al Comune e, contestualmente, al Presidente della III Municipalità circa la riapertura della parte bassa di Via Nicolardi, dopo che i lavori sono ultimati da tempo ormai immemore. Ebbene mai una risposta, né da Palazzo San Giacomo, tantomeno dal presidente della Municipalità che solo un mese fa si è decisa ad intervenire di persona con il Sindaco. Conseguenze? Beh, per annotarle, basta scendere la sopra citata strada e rendersi conto di persona quanto detto; niente è cambiato e siamo punto e daccapo. Ora i cittadini, stufi e stanchi di aspettare ancora, si sono mossi in  prima persona grazie al Comitato Cittadini dei Colli Aminei che, con un comunicato indirizzato al Signor Sindaco, all’assessore della mobilità ed al Presidente della III Municipalità, sta raccogliendo le firme a tutti i residenti affinché vengano ascoltate richieste che sono più che lecite. “Il Comitato Cittadini dei Colli Aminei chiede, con il sostegno della consigliera comunale Amalia Beatrice, la riapertura del tratto finale di Via Nicolardi dove sussiste da lungo tempo una pericolosità dovuta alla presenza di due pini in equilibrio instabile. I cittadini sollecitano una verifica sullo stato dei luoghi, accettando sin d’ora anche l’abbattimento dei due alberi e la loro sostituzione con piante giovani. Il Comitato chiede inoltre il regolare ripristino della navetta C65 che collegava un’ampia zona dei Colli Aminei e un tratto di Via Lieti con la metropolitana collinare. Si ricorda che tale navetta fu istituita su richiesta di un precedente Comitato, che evidenziò alle autorità competenti la notevole distanza, tutta in salita, delle zone da collegare.” Ecco i veri nodi al pettine; la presenza di due pini in condizioni più che precarie (non come quelli tolti circa tre anni fa sempre in Via Nicolardi), e quindi da abbattere, sostenuti da impalcature posizionate sul tratto di strada chiuso. Inoltre, poi, viene richiesto il ripristino della navetta C65 che, oltre a condurre alla fermata della metropolitana dei Colli Aminei, conduceva gli utenti anche alla sede distaccata del Comune, sita in Via Lieti. Il trasporto, d’altronde, è un problema che affligge da tempo tutti i residenti dei Colli Aminei; oltre alla navetta, è stata soppressa anche la linea C66 e gli unici due autobus ancora esistenti, sono ormai il C40 e l’R4. Mentre il primo conduce alla stazione ferroviaria, l’altro porta al centro della città ma come spesso accade, talvolta è più facile trovare l’acqua nel deserto che usufruire dei servizi dei due autobus. Non resta che prendere la metro, raggiungibile solo dopo una bella scarpinata a piedi, e pregare Iddio che il treno passi presto onde evitare di paragonare il trasporto su binari ad una delle tante “carrette del mare” che portano i clandestini dall’Africa settentrionale (o dall’Albania) sulle nostre coste. Sembra esagerato, un racconto da film, eppure è solo quello che accade ogni giorno ai cittadini della Terza Municipalità nella Terza metropoli Italiana. Nell’attesa o speranza che cambi qualcosa.

Giovanni Spinazzola

   

03 Luglio 2013 18:12 - Ultimo aggiornamento: 03 Luglio 2013 18:12
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