L’autunno è il periodo dell’influenza, come si manifesta e perché? Le condizioni climatiche spesso sono ottimali per il proliferarsi di alcuni tipi di batteri o virus. A causa dei cambiamenti di temperatura bruschi aumentano raffreddori, febbre e tosse negli umani. Anche i nostri piccoli amici a quattro zampe possono soffrire di questi disturbi, tra l’altro in corrispondenza di fattori che fanno diminuire le difese immunitarie, come la diminuzione del sole e l’aumento dell’umidità. Può colpire indistintamente cuccioli, cani adulti e senza distinzione di razza.
Il freddo può causare molte malattie, la faringite è una delle più comuni. Non si tratta di una grave malattia, ma bisogna comunque prestare le dovute attenzioni e precauzioni per diminuire il rischio di sintomi più acuti. Pertanto, qualora il nostro cane dovesse avere disturbi di affaticamento, di debolezza e scarso appetito, per evitare sintomi più gravi è utile un consulto dal veterinario.
La faringite ha origine virale, sebbene alcune volte può essere causata da stress o da una ferita infetta alla gola. Quindi è la malattia dell’infiammazione della gola, i sintomi più importanti possono essere: tosse frequente e secca, afonia, starnuti, abbaiare afonico, nausea o vomito, mancanza di appetito, eccessiva salivazione, febbre, apatia o affaticamento. Oltre all’infiammazione alle tonsille, facilmente osservabile guardando la gola.
Solitamente si verifica a causa di improvvisi sbalzi di temperatura, soprattutto quando si passa dalla temperatura più bassa della strada ad una temperatura molto più calda in casa.
La faringite si cura a seconda della causa, sta al veterinario prescrivere la cura più appropriata. In genere vengono somministrati antibiotici, in alcuni casi anti-infiammatori e antitosse. In ogni caso bisogna sempre seguire i consigli del veterinario e mai improvvisarsi con auto medicamenti propri.
Domenico Esposito