Continua la corsa del Napoli in testa alla classifica. Gli azzurri in un match difficile, riescono con una grande prova di orgoglio e di carattere ad espugnare l’Olimpico superando la Roma di misura allungando di un punto sulla diretta inseguitrice che ora è il Milan dopo la battuta d’arresto dell’Atalanta contro la Lazio.
Dicevamo una grande prova di carattere e determinazione contro un avversario ostico, spigoloso di buona caratura tecnica guidato dalla panchina da un tecnico di assoluto valore come Mourinho. Il tecnico portoghese ha cercato di imbrigliare il gioco degli azzurri limitando al massino i rischi per cercare poi di colpire in fase di rimessa in velocità. Zaniolo in serata di grazia ha ingaggiato un duello con Juan Jesus che se l’è cavata con mestiere e anche con l’aiuto di Kim che correva al centro, di qua e di là pronto al raddoppio.
La partita a scacchi a Mourinho è quasi riuscita in difesa. Il Napoli, complice anche un arbitraggio troppo permissivo nei duelli e un centrocampo in serata un po' grigia, faticava a far scorrere il suo gioco incisivo. Kvaratskhelia non riusciva mai a rendersi pericoloso e solo al 57’ aveva uno spunto dei suoi ben servito da Zielinski ma la sua conclusione veniva stoppata da Smalling, sulla destra Lozano si rendeva pericoloso in un paio di occasioni svanite per nulla e solo Osimhen correva dovunque, anche in difesa rendendosi prezioso, ed era una spina nella difesa giallorossa.
Quel che è mancato stasera rispetto alle altre partite è stato il centrocampo dove Lobotka è stato il più lucido sia in fase di impostazione che sulla tre quarti ma non è stato affiancato efficacemente da Ndombele e da Zielisnski, che è partito bene ma poi nella fase centrale della ripresa ha cominciato a sbagliare un po' troppo negli appoggi. Spalletti resosi conto dell’affanno in cui si era infilato il centrocampo azzurro prima ha tolto il francese sostituendolo con Elmas e poi al 75’ tirando fuori il polacco e inserendo a sorpresa Gaetano. E qui bisogna fermarsi un attimo.
Il ragazzino cresciuto nel vivaio azzurro e mandato a farsi le ossa un po' dovunque ha stupito tutti giocando con precisione e incisività e il gioco degli azzurri superato il momento di crisi ha ripreso vigore. Osimhen prima in contropiede ha sfiorato la rete con il pallone uscito di poco fuori dopo aver attraversato la porta difesa da Rui Patricio e poi ha fatto centro lanciato al bacio con un tocco di prima da Politano. Goal partita e match winner meritatissimo per tutto quello che ha fatto.
La partita era iniziata con buoni auspici per i ragazzi di Spalletti che al 1’ si rendono pericolosi con Lozano che entra in area crossa ma non c’è nessuno a ribattere a rete. I padroni di casa si fanno minacciosi nelle ripartenze e Juan Jesus e Kim devono stringere i denti per frenare la velocità di Zaniolo stasera davvero ispirato. Si deve andare al 27’ per segnalare un’azione efficace del Napoli con un tiro da fuori di Zielinski che però viene bloccato a terra dal portiere. Giallo al 38’. Zielinski riesce a far filtrare un bel pallone in area per Ndombele sull’uscita del portiere il francese va a terra. L’arbitro fischia il rigore ma dopo consultazione al Var annulla la decisione, l’estremo difensore giallorosso tocca la sfera prima di falciare il giocatore azzurro.
Nella ripresa al 53’ Kvaratskhelia ha un guizzo, l’unico della sua opaca partita, ma la sua conclusione viene stoppata da Smalling. Al 69’ l’unico vero grosso pericolo che corre il Napoli. Juan Jesus sbaglia un appoggio e Zaniolo scappa come un treno entra in area tiro-cross che viene provvidenzialmente smanacciato a terra da Meret in tuffo. Si scatena un batti e ribatti furibondo dal quale esce Lozano che lancia Osimhen sulla destra. Il nigeriano vola si beve l’avversario entra in area ma il suo tiro in diagonale sfiora il palo attraversando tutta la porta di Rui Patricio. E’ il preludio alla rete che avviene all’80’ e stavolta il lancio preciso è di Politano appena entrato a Lozano e stavolta Osimhen non perdona. Ci si attende un finale arrembante da parte della Roma alla ricerca del pareggio ed invece il Napoli orchestra con ordine e alla fine è il tripudio.
Tirando le somme è un successo che sicuramente vale doppio, vuoi perché ottenuto contra una squadra di valore, vuoi perché conquistato in trasferta ed infine perché è giunto al termine di una partita dove più che la tecnica hanno contato tenacia, determinazione e grinta. Ed ora appuntamento al Maradona mercoledì contro i Rangers Glasgow per difendere il primo posto in classifica del proprio girone di Champions League.