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SPORT

Napoli-Udinese: 4-1. "È tornato" di Giovanni Spinazzola

27 Settembre 2023 23:55 —

Torna scintillante al successo il Napoli contro l’Udinese dopo i due pareggi consecutivi conseguiti nelle ultime due partite. Ma prima di addentrarci in questa gara occorre andare indietro di ventiquattr’ore così come nella narrativa dei film polizieschi americani che circolano sulle nostre reti televisive. Già, ventiquattr’ore in cui su questa squadra si è abbattuto un ciclone che poteva portare una totale devastazione. Tutto è nato ieri pomeriggio da un Tik-Tok pubblicato da un incauto personaggio sul sito ufficiale della società nel quale sbeffeggiava Osimhen sul rigore fallito. Ma si può fare una cosa del genere in un momento delicato che sta attraversando la squadra e per di più prendendo di mira il nigeriano dotato di un carattere non facile? Certo che no ed infatti si è scatenata la tempesta perfetta con il suo procuratore (ormai questi signori mettono bocca su tutto sui propri assistiti n.d.r.) che minacciava azione legale nei confronti della società. Il calciatore da par suo faceva peggio cancellando dal suo profilo Instagram tutte le foto con la maglia del Napoli. Apriti cielo! Fate tutto ai tifosi ma non toccate la maglia e puntuale i social sono stati travolti da centinaia di commenti. Fortunatamente la tifoseria si è schierata compatta al fianco della squadra sostenendola dal primo all’ultimo minuto. Dunque, in siffatte situazioni due sono le cose che possono succedere: 1) si va allo sfascio completo andando in campo con la testa altrove; 2) disputare una partita di orgoglio. Ebbene contro l’Udinese gli azzurri hanno disputato senz’altro la miglior partita di questa stagione un po' travagliata tornando quasi ai livelli di gioco dello scorso anno. Nell’analisi non si può però dire che Di Lorenzo e compagni hanno giocato bene solo per orgoglio, ma nell’economia dei novanta minuti hanno avuto un peso anche una condizione fisica più tonica e soprattutto il ritorno a quella manovra che aveva incantato tutta l’Europa lo scorso anno. Questo ultimo fattore ha un solo nome: Lobotka. Ha preso in mano la bacchetta magica fin dalle prime battute del match e con tre tocchi sul leggio ha fatto suonare l’intera orchestra con quell’armonia e quel ritmo con cui ha dominato l’intera stagione. Cos’è successo? Qualcosa è uscito fuori dalla bocca di Kvaratskhelia al fischio finale quando ha detto che nella riunione di ieri hanno detto chiaro e tondo a Garcia che c’era un solo modo per uscire fuori da questo tunnel tornare a giocare come sanno fare. Detto, fatto. Ai ritmi dettati dallo slovacco si sono uniti a centrocampo Zielinski e un ritrovato Anguissa. Sulla fascia destra un indemoniato Politano ha imperversato facendo uscire fuori di senno i difensori bianconeri che se li sono trovati perfino in fase difensiva a interrompere i propri schemi di attacco. Osimhen ha disputato una gara generosa confortato anche dalla positiva reazione dei supporter azzurri, ma bisognerà lavorare ancora sul suo stato d’animo e sulla sua testa, provando e trovando anche la rete. In difesa non si sono viste le smagliature che hanno pesato in questo scorcio di stagione. Natan si è rivelato difensore pronto e preciso nelle chiusure sbrogliando in paio di occasioni due matasse pericolose e Ostigard al suo fianco ha reso solido il reparto arretrato. Certo l’attacco dell’Udinese non si è rivelato un fulmine di guerra però la sicurezza si è avvertita. E Kvaratskhelia? Semplicemente spettacolare! Due pali, una gran bella rete, quella del 3-1, e un assist nel finale per la testa di Simeone ma soprattutto è tornato sulla sinistra a far volare le sue leve a ubriacare i difensori avversari con i suoi imperiosi e ficcanti dribbling, insomma sembra essere tornato quel campione che conosciamo tutti. Per la cronaca il primo colpo è dell’Udinese con un gran tiro di Payero che sorvola di poco la traversa. Ma in campo c’è un Napoli tonico, ben determinato quasi sui livelli dello scorso anno. Politano sulla destra scorrazza con impeto e precisione, Kvaratskhelia sulla sinistra sfodera i suoi colpi migliori mentre a centrocampo Lobotka prende in mano la direzione d’orchestra coadiuvato da Zielinski e Anguissa in netta ripresa. Fioccano così le occasioni. All’11’ Zielinski viene servito in area si libera del difensore ma il tiro è alto. Passano sei minuti e il Napoli va in vantaggio. Kvaratskhelia entra in area contatto con un difensore e va a terra. L’arbitro viene chiamato dal Var a rivedere l’azione e fischia il rigore. Il pallone viene preso da Zielinski che spiazza il portiere e realizza. Al 24’ occasione per raddoppiare con il georgiano che in area si libera di un difensore ma il tiro è deviato con un volo dal portiere bianconero. Passano solo due minuti ed è la volta di Osimhen a trovarsi davanti alla porta bianconera ma Silvestri lo anticipa. Il Napoli domina in lungo e in largo e al 34’ arriva il tanto sospirato raddoppio con il nigeriano che viene servito in area alla perfezione da Politano e in diagonale fulmina il portiere bianconero. L’Udinese si fa viva allo scadere con un gran tiro dalla distanza di Lovric che sfiora la traversa. La seconda frazione di gioco si apre con un’occasione per Osimhen il cui tiro attraversa lo specchio della porta sfiorando il palo opposto. Al 56’ primo palo del georgiano su cross di Politano. Dopo l’occasione sfumata da Simeone, appena subentrato ad Osimhen, grazie ad un grande intervento di Silvestri, arriva il tris firmato da Kvaratskhelia che ruba il pallone ai bianconeri in fase difensiva entra in area e stavolta per l’estremo difensore friulano non c’è nulla da fare.  Una leggerezza difensiva all’81’ permette a Samardzic di accorciare le distanze con una veemente azione in cui brucia ben cinque difensori azzurri poco determinati a fermare il giocatore avversario. Neanche il tempo di mettere il pallone al centro e Kvaratskhelia si scatena sulla sinistra entra in area crossa per Simeone che di testa cala il poker. Fine del match ed ora forse comincia un nuovo percorso almeno questa è la speranza di tutti i tifosi azzurri galvanizzati anche dalla sconfitta dell’Inter.

 

27 Settembre 2023 23:55 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre 2023 23:55
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