Se fino a qualche giorno fa i carabinieri del comando provinciale di Napoli si erano imbattuti in diversi pusher incensurati e insospettabili questa volta i carabinieri della stazione di Castello di Cisterna hanno trovato ben altro.
Siamo nel quartiere di edilizia popolare “Legge 219”. Ambiente conosciuto dai Carabinieri e quotidianamente al centro della lente dei controlli antidroga tra diversi arresti e denunce.
I militari setacciano la zona quando notano un ragazzino passeggiare. L’atteggiamento è di quelli che allarmano: passo svelto, sguardo inconsapevolmente fisso rivolto verso la gazzella come a temere qualcosa e fare agitato.
I carabinieri fermano quel ragazzo che ha da poco compiuto 14 anni. Il minorenne viene perquisito e trovato in possesso di ben 40 dosi di cocaina pronte per la vendita al dettaglio e di 470 euro in contanti suddivise in banconote di piccolo taglio. Dirà che non saprebbe fare altro e che non c’è alternativa in una triste consapevolezza da uomo 40enne che le ha provate tutte. Scatta l’arresto per detenzione di droga a fini di spaccio e il trasferimento nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.
Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, nel manifestare apprezzamento per l’incessante lavoro svolto dalle Forze dell’ordine di Castello di Cisterna, sottolinea che occorre proseguire nell’affiancare l’attività repressiva ad un programma di educazione e partecipazione culturale rivolta alle giovani generazioni, troppo spesso protagoniste di episodi delittuosi o di illegalità.
A tale riguardo, la Prefettura ha messo in campo una mirata attività attraverso il tavolo dedicato contro la devianza minorile al quale prendono parte tutti gli attori interessati, pubblici e del privato sociale, che è fortemente impegnato per realizzare percorsi di inclusione e prevenzione, finalizzati ad accompagnare giovani e giovanissimi nel proprio percorso di crescita, in primis attraverso la lotta alla dispersione e all’abbandono scolastico, fenomeni che possono contribuire al reclutamento dei ragazzi da parte della criminalità organizzata.
Recentemente, il Prefetto ha richiamato l’attenzione di tutti i Sindaci dell’area metropolitana sugli adempimenti finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di abbandono scolastico e marginalità sociale, in attuazione del cd. “Decreto Caivano” che attribuisce, a tutela dei minori, agli Amministratori locali, quali autorità locali di pubblica sicurezza e responsabili dei servizi sociali, un ruolo attivo di monitoraggio e segnalazione sui gravi fenomeni.
Grazie all’impegno profuso da tutti i soggetti istituzionali interessati e specialmente alla cooperazione instauratasi tra Sindaci e dirigenti scolastici si è registrata come emerge dai dati dello scorso anno scolastico dalla Direzione Scolastica regionale, un incremento della frequenza media degli studenti, con una maggiore partecipazione complessiva alle attività didattiche e buoni risultati in termini di continuità scolastica.
Il prosieguo dell’azione sinergica consolidatasi tra tutti gli attori coinvolti – che sarà oggetto di periodico monitoraggio in occasione delle apposite riunioni del Tavolo istituito presso la Prefettura con la partecipazione anche della Direzione Scolastica regionale - consentirà una maggior tutela dei minori contrastando la dispersione scolastica che rappresenta non solo una violazione di legge, ma anche un grave fattore di rischio per il futuro dei minori e per la coesione sociale delle nostre comunità.

