Oggi nuova udienza Catanzaro per il Maxi-Processo sullo scandalo vivisezione all'Università “Magna Graecia”. Alle ore 15.00 davanti al G.I.P. Dott.ssa Romano, si terrà la nuova udienza in cui si stabiliranno le parti civili ammesse al processo che vede alla sbarra per 27 imputati, tra cui il Rettore dell'epoca. Come ricorda l'avv. Cristiano Ceriello, presidente e avvocato del Partito Animalista Italiano che oltre ad aver depositato a suo tempo denuncia si costituirà parte civile sia per il P.A.I. che per l'associazione Difesa Consumatori e Contribuenti, i reati contestati vanno dall'associazione a delinquere sino al maltrattamento animale e fino a 7 anni di reclusione.
All'interno degli stabulari dell'Università viene appunto contestata l'attività del sodalizio criminale sull’effettuazione delle attività di ricerca con modalità gravemente lesive della salute e del benessere animale nonché sulle modalità di rendicontazione delle stesse, in guisa tale da occultare gli illeciti compiuti.
Al rettore viene contato di aver avallato le richieste degli altri docenti universitari di effettuare attività di ricerca in vivo nonostante le gravi carenze presenti negli stabulari d’Ateneo, oltre ad aver avviato un’attività di allevamento abusivo di topi e ratti nello stabulario sito in Roccelletta di Borgia, fornendo successivamente istruzioni ai correi sulla loro gestione e sulla rendicontazione degli animali nati.
Il rapporto corruttivo riguarderebbe anche il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.P. Veterinaria di Catanzaro e, per la Procura, promotore e organizzatore dell’associazione sarebbe anche il vertice dell’Organismo Preposto al Benessere Animale, nonché il presidente, sino al 2023, della Scuola di Farmacia e Nutraceutica – organismo avente la diretta gestione degli Stabulari d’Ateneo – e di responsabile del benessere animale per lo stabulario di Germaneto.
Reati che poi ricadono su altri imputati (in tutto sono 27) anche per la morte e maltrattamenti ingiusto di animali da laboratorio. Sempre l'avv. Ceriello ricorda che quello che si legge negli atti della Procura è agghiacciante, e cioè: “- anomalie della temperatura interna dei locali, ventilazione degli stessi effettuata non in condizioni di isolamento dall’esterno, continui guasti al sistema luce – buio, in violazione dell’allegato III, punti 2.1 e 2.2, del Dlgs. 26/2014. Assenza di condizioni igieniche adeguate, in violazione dell’allegato III, punto 1.2, del Dlgs. 26/2014 ed omissione totale dei controlli e delle analisi microbiologiche, a fronte di accertate morie anomale degli animali”.
Insomma siamo solo alla seconda udienza davanti al GUP di un lungo processo che vedrà costituito non solo il Partito Animalista Italiano, ma anche l'associazione nazionale “Difesa Consumatori e Contribuenti” sempre difesa dall'avv. Cristiano Ceriello, oltre che alle maggiori associazioni italiani per la salvaguardia del benessere animale, tutti oggi in aula con la richiesta di ammissione di parte civile in quello che è stato definito il “Maxi-Processo” in Italia alla Vivisezione.

