23 Dicembre 2025 - Aggiornato alle 19:03
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Riyadh: Conte, "complimenti ai ragazzi"

22 Dicembre 2025 22:36 —

Antonio Conte si presenta felice e sereno in conferenza stampa a fine partita: “Un mese e mezzo fa noi avevamo perso a Bologna 2-0 prima della sosta. Sicuramente era stata una partita non positiva per noi. Non tanto nel primo tempo, perché era stato equilibrato, quanto nella ripresa, dove ho avuto l’impressione che il Bologna volesse la vittoria più di noi. Io sono un allenatore che la sconfitta l'accetto ma quello che non m va è se gli altri ci surclassano dal punto di vista della voglia, della determinazione, della cattiveria e mi fa star male. Sicuramente è una partita che mi ha fatto un po' arrabbiare e richiamare un pochettino la situazione. Assumendomi prima di tutto le responsabilità, perché poi non dimentichiamolo che quando c'è questo tipo di mancanza è sempre il manico. Io sono sempre il primo che mi prendo la responsabilità. Penso che da quella partita a livello di disponibilità dei calciatori siamo andati peggiorando, perché poi abbiamo perso Gilmour che si è operato, abbiamo perso Anguissa che era andato in nazionale. Anche Lobo aveva avuto un problema e quindi diciamo che nella difficoltà abbiamo fatto molto bene. Abbiamo affrontato squadre forti in grande emergenza, abbiamo ottenuto risultati positivi. Poi ci sono state due cadute, una in Champions e una in campionato frutto di una fatica accumulata dagli stessi giocatori. Siamo venuti qui a Riyad con l'intento di difendere lo scudetto sulla maglia, di difendere il motivo perché abbiamo lo scudetto sulla maglia. Abbiamo fatto un'ottima semifinale contro una grandissima squadra come il Milan e oggi abbiamo battuto il Bologna. Non parlerei assolutamente di rivincita perché non è una rivincita, questa è una guerra secca dove ci giocavamo un trofeo. Però oggi complimenti ai ragazzi perché trasudavano voglia di vincere, voglia di vincere questo trofeo, voglia di metterlo in bacheca, voglia comunque di continuare a scrivere la storia. Quindi complimenti a loro. Nella vittoria vorrei sottolineare quello che sta facendo il Bologna. Complimenti a loro perché è una squadra che è cresciuta tantissimo, è un po' come l'Atalanta, è diventata una certezza. L'anno scorso ha vinto la Coppa Italia, oggi si è giocata la finale di Supercoppa eliminando l'Inter e in campionato ci aveva battuto, quindi grande merito a Vincenzo Italiano, ai loro calciatori e al club che stanno facendo veramente le cose egregie. Onore non solo ai vincitori ma anche a chi non ha vinto, non mi piace dire sconfitti. A chi non ha vinto vanno i miei più grandi complimenti. Noi viviamo la passione che c’è a Napoli per il calcio, sappiamo che il risultato del Napoli sposta gli umori della città. Se la squadra non vince il nostro tifoso resta a casa, come faccio io. Se si vince esce ed è contento. Condividiamo la gioia con loro perché sappiamo la loro passione. Cercheremo sempre di onorare la maglia, sappiamo che abbiamo un popolo dietro che spinge e loro ci devono sempre stare vicini nei momenti negativi e positivi. Sappiamo che quest’anno sarà difficile, ci vuole equilibrio perché questi ragazzi stanno facendo qualcosa di straordinario in un momento difficile, dobbiamo stare attaccati alle prime posizioni e alla zona Champions. Se devo trovare la cosa da migliorare oggi, è che siamo stati poco cinici, creando tante situazioni anche clamorose. Un po' è stato bravo il portiere del Bologna e un po' abbiamo sbagliato noi. Mi sono fatto sentire nell'intervallo perché avevamo sprecato troppe occasioni. L'avversario se lo lasci in vita sportivamente parlando può farti male. Ho mantenuto la concentrazione alta, perché avevamo fatto molto bene nel primo tempo, ma dovevamo finirlo con un margine di tranquillità. E anche nel secondo tempo è capitata la stessa cosa. Ma al di là della voglia e tutto, la squadra ha giocato anche un grande calcio. Faccio i complimenti ai ragazzi!".

Giovanni Di Lorenzo sprizza felicità da tutti i pori: "Sono contentissimo per me e per la squadra in generale. Ci tenevamo tanto a vincere questa Supercoppa, l'abbiamo voluta tanto e penso che l'abbiamo dimostrato sul campo. Abbiamo dato tutto. Adesso ci ributtiamo sul campionato, con lo spirito giusto e con l'atteggiamento giusto.  Aspettiamo gli infortunati a braccia aperte, ci daranno una mano appena saranno pronti, li aspettiamo, sono giocatori forti e quando torneranno ci daranno una mano".

Infine Juan Jesus autore di una splendida partita: “Ho 34 anni ed è bello vivere esperienze come questa, due scudetti e una Supercoppa. Poi il tempo passa, non c'è una seconda volta. Tutti dicono riserva o titolare, credo ad un gruppo che è a disposizione del mister. Lo dimostriamo tutti, non parlo dei singoli, perché non gioco a tennis. Quindi gioco a calcio e ho bisogno sempre dei miei compagni per fare bene, Sono felice, grazie a Dio ho fatto una bella partita, anzi due. Adesso è il momento di festeggiare, però non possiamo nascondere che il 28 c'è una partita importante. Non c'è un Napoli che fa bene o male siamo una squadra costruita, e stiamo facendo bene. Io sono arrivato cinque anni fa, non è un rinascere, ho dimostrato ovunque ho giocato che persona sono, che calciatore sono. Ho avuto delle problematiche con un allenatore, però con tutti gli altri ho sempre giocato. Con Di Francesco, poi Spalletti mi ha voluto a Napoli, mi ha dato comunque una seconda chance, una seconda opportunità. Poi sono arrivati altri allenatori, Mazzari, Ciccio, García il mister lo ha sempre detto, o mi fa smettere o mi allunga la carriera. Io penso che adesso posso giocare fino a quarant’ anni tranquillamente. Mi sento bene fisicamente. L'età è solo un numero, credo che posso reggere qualsiasi partita e dimostrerò sempre di più il mio valore, credo sempre nel lavoro e poi ci sta anche la questione mentale. La vita che ho vissuto mi dà tanto oggi per aiutare i ragazzi più giovani, che sia Vergara, che sia Marianucci, Lorenzo. Ma tutti i ragazzi sono sempre a disposizione, perché la vita passa troppo veloce. Poi il calcio è ancora di più, quindi penso che dobbiamo sfruttare ogni momento come se fosse l'ultimo. E’ la seconda volta che torno qua. La prima purtroppo è stata brutta, perchè abbiamo perso. Hanno una bell’organizzazione, è stata una bella festa. Vincere qua, comunque è importante, è sempre un trofeo. Speriamo comunque di finire una stagione ancora come l'anno scorso”.

Giovanni Spinazzola
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22 Dicembre 2025 22:36 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre 2025 22:36
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