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Napoli: Koulibaly, Mertens e Allan inseriti da Opta nell'undici ideale

14 Novembre 2018 18:16 —

Kalidou Koulibaly, Allan e Dries Mertens. Questi i tre calciatori del Napoli inseriti da Opta nell’undici ideale delle prime 12 giornate di campionato. Un calciatore per reparto, quasi a voler formare un’ideale colonna vertebrale del 4-4-2 costruito e plasmato da Carlo Ancelotti all’indomani del terzo turno di A, con il tecnico che modificò la formazione in base ai numeri dati fin lì dal campo, unico giudice insindacabile. I tre, fin qui, hanno offerto un rendimento eccezionale, decisamente di altissimo livello, risultando spesso decisivi e migliori in campo. Il senegalese ha alzato un vero e proprio muro davanti alla difesa, in coppia con Albiol, il brasiliano è un recupera palloni eccellente e magnifico ed il belga – dopo un inizio difficile, complice anche il recupero post Mondiale - ha innestato le marce alte, ritornando cecchino implacabile come i tempi di Sarri. Ci sono, però, altri due calciatori che stanno disputando un campionato straordinario, al di sopra delle righe. Stiamo parlando a Fabian Ruiz e Lorenzo Insigne. Il centrocampista spagnolo, dopo un periodo di ambientamento più che naturale, sta dimostrando di valere tutti e 30 i milioni spesi per il suo ingaggio la scorsa estate. Al Betis Siviglia aveva incantato tutti, a Napoli sta dimostrando altrettanto, ed i partenopei devono ringraziare Davide Ancelotti (si, il vice allenatore, il figlio del tecnico) per averlo scoperto, complice una fidanzata andalusa di Siviglia, come ammesso dallo stesso centrocampista ai microfoni di una radio spagnola. Esterno ma anche interno, mezz’ala, Fabian alterna copertura e quantità ad una qualità quasi sopraffina, con giocate e numeri d’alta scuola che lasciano spesso senza fiato il pubblico del San Paolo pure abituato bene in quanto a classe e fantasia. I gol contro Udinese e Genoa sono stati pesantissimi, la serpentina nell’area della Roma è ancora nella mente di tutti così come è sempre più grande la consapevolezza della sua importanza nel centrocampo azzurro. Insigne, invece, in attacco sta rendendo come mai nella sua carriera. “Credo di averlo incontrato troppo tardi” le parole di Lorenzo dal ritiro della nazionale riferite a Re Carlo. Quasi un rammarico e la consapevolezza del rendimento in questa prima parte di stagione. Ancelotti ha spostato l’attaccante dall’esterno al centro del campo, molto più vicino alla porta avversaria, e Lorenzo è diventato sempre più “Il Magnifico”; gol a profusione (già 10 fin qui tra campionato e coppe) ma anche assist e la consapevolezza di essere sempre più leader, trascinatore di una squadra che sogna in grande. “Lorenzo portaci a Madrid” il coro di qualche sera fa intonato dai calciatori azzurri a cena; la squadra sostiene Lorenzo, consapevole che può davvero portarla verso traguardi impensabili, verso quei titoli che mancano da tanto, troppo tempo (o, addirittura, assenti completamente in bacheca come la Champions League). Il calciatore, dal canto suo, è pronto a caricarsi sulle spalle l’intero gruppo. La mentalità vincente si acquisisce così ed Ancelotti è pronto a stimolare tutti per un finale tutto da scrivere, sperando che – stavolta – sia davvero “Happy”. 

Giovanni Spinazzola 

14 Novembre 2018 18:16 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2018 18:16
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