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CRONACA

Napoli: Vesuvio, VAS "catastrofe ambientale"

12 Luglio 2017 17:08 —

“Gli incendi che stanno devastando il Parco del Vesuvio e mettendo a serio rischio i centri abitati che ne fanno parte, sono - per citare il Sindaco de Magistris – ‘una tragedia insopportabile’ e, soprattutto, un intollerabile sfregio al nostro residuo patrimonio naturalistico”. E’ quanto affermano Nicola Lamonica ed Ermete Ferraro, rispettivamente Coordinatore di V.A.S. Campania e Portavoce del Circolo Metropolitano V.A.S. di Napoli. L’associazione di protezione ambientale - il cui compianto leader Antonio D’Acunto fu l’autore della legge regionale sui parchi e le aree protette – esprime indignazione per il premeditato e selvaggio attacco sferrato contro il patrimonio vegetale e faunistico del Parco del Vesuvio e che compromette  anche la sicurezza degli abitanti, a causa di un fronte di fuoco di due chilometri, che lambisce diversi centri abitati alle falde del vulcano. “A parte l’eccezionalità delle condizioni climatiche – dichiarano i responsabili territoriali di V.A.S. – va comunque stigmatizzato l’insieme di circostanze che sommano la gravissima responsabilità penali di chi ha criminalmente provocato oltre 100 roghi a quelle amministrative di chi continua a non prevenire tali tragici fenomeni, con una difesa del tutto insufficiente del patrimonio boschivo vesuviano.“ L’associazione V.A.S., da moltissimi anni impegnata nella campagna contro gli incendi boschivi, giudica in modo negativo anche l’attuale organizzazione – verticistica ed inefficiente – della protezione civile e ribadisce la sua posizione contraria all’abolizione del Corpo Forestale dello Stato, fatto impropriamente confluire, militarizzandolo, nell’Arma dei Carabinieri. Troppe cose non hanno funzionato,  secondo VAS Campania e Napoli, e le pesantissime conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Il fenomeno degli incendi boschivi – tutt’altro che imprevedibile – provoca la desertificazione e la distruzione degli habitat e dei paesaggi, compromettendo la biodiversità ambientale, e colpisce duramente le economie locali che stavano puntando sul turismo ambientale. Ecco perché, secondo V.A.S., bisogna finalmente dare la priorità alla prevenzione, al monitoraggio regolare del territorio e a un modello di protezione civile e di tutela ecologica più decentrato, diffuso e partecipato.

12 Luglio 2017 17:08 - Ultimo aggiornamento: 12 Luglio 2017 17:08
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