Napoli: Vomero, senzatetto anche sotto il ponte di via Conte della Cerra

Il problema dei senzatetto è una piaga sociale trasversale, che interessa praticamente tutti i paesi europei. Dalla Finlandia arriva Il progetto che si chiama "Housing First", molto costoso per le casse dello Stato e che pur non risolvendo integralmente il problema, una persona su cinque torna comunque ad essere un senza tetto, è comunque un grande passo avanti. In Finlandia sono stati aboliti ostelli e ricoveri, in favore di vere e proprie case: alla persona senza fissa dimora viene innanzitutto fornita una casa, prima di tutti gli altri sussidi statali di cui potrebbe avere bisogno. Quando si trova nell'alloggio, viene messa in contatto con una rete di supporto, medica ma anche burocratica, per fare in modo che attraverso il suo reddito (se ne ha uno) possa contribuire all'affitto e ad altre spese. La casa non è temporanea, ma resta per sempre della persona a cui è stata assegnata: gli restituisce dignità, stabilità e sicurezza, soprattutto la mette al riparo da una quasi certa morte per sideremia negli inverni nordici. La persona in difficoltà "riparte", collabora, cerca un lavoro, paga l'affitto. E così il numero dei senzatetto è sceso radicalmente, al punto che realmente nelle città finlandesi sembrano non esistere, e secondo i calcoli di Ong impegnate nel progetto, ogni homeless "accasato" porta ad un risparmio di citrca 9.600 euro per le casse dello Stato. A fronte del costo del suo alloggio si risparmia in spese mediche, di pubblica sicurezza, di sussidi e gestione di ricoveri e case-famiglia. Anche l''Inghilterra ha deciso di investire su tre progetti di Housing First, con 28 milioni di sterline e circa 1000 case. E' un modello a cui forse, per risolvere il prblema, dovrebbero pensare anche altri paesi europei compreso l'Italia. Come si vede dalle nostre foto, anche per i clochard non c'è più posto in strada. Uno, per ripararsi dalla pioggia e dal vento è stato immortalato sotto il ponte di via Conte della Cerra al Vomero.