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SPORT

RIJEKA-NAPOLI: 1-2. "Gara in rimonta" di Giovanni Spinazzola

05 Novembre 2020 21:53 —

Una gara di rimonta, all’improvviso complicatasi maledettamente per un primo tempo regalato all’avversario. Il Napoli esce da Fiume con un successo preziosissimo ai fini della qualificazione, visto anche il successo della Real Sociedad sull’AZ, ma fatica più del dovuto contro una formazione organizzata ma inferiore tecnicamente. La squadra, forse ancora scossa dal ko contro il Sassuolo, trascorre una prima frazione di gioco quasi in balìa dell’avversario, con il Rijeka che sembra il Barcellona, capace di infilarsi in ogni buco – anzi, voragine – lasciata aperta dai partenopei. I cambi rispetto a domenica scorsa non hanno dato brillantezza a Gattuso, ma hanno invece creato qualche scompenso di troppo soprattutto a centrocampo, dove la diga formata da Demme e Lobotka non ha retto. Lo slovacco ha le maggiori colpe, perché l’ex Celta ha mostrato di non essere proprio a suo agio in una mediana a due; la sua regia non è stata brillante, tantomeno lucida e le coperture non hanno certo funzionato. Lo svantaggio numerico è stato evidente ed il Napoli ha sofferto troppo, senza riuscire a trovare le giuste contromisure in fase passiva. La situazione, però, non è certo migliorata in attacco, perché gli azzurri sono andati a cozzare contro il 5-4-1 croato molto aggressivo, con due linee strette e compatte senza lasciare spazi. Petagna isolato in avanti, luce spenta per Mertens e soprattutto nessun movimento senza palla a creare soluzioni di gioco. Come se non bastasse, sono mancate anche le sovrapposizioni sulle fasce dei terzini, con Di Lorenzo soprattutto che a destra non ha spinto. Poche soluzioni di gioco, con il gol del pareggio arrivato nel finale di primo tempo in una delle poche azioni brillanti del Napoli, con Demme bravissimo nel movimento senza palla e nell’inserimento, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto su servizio di Mertens. Meglio nella ripresa, con il Rijeka che ha accusato il colpo ed Napoli più incisivo e cattivo, soprattutto in zona offensiva. Il gol del successo ma anche palle gol a iosa non sfruttate a mettere in evidenza tutti i limiti degli azzurri in fase di realizzazione. La situazione è migliorata con l’ingresso in campo di Fabian Ruiz che ha regalato ai partenopei una regia più pulita e fluida ma anche con Insigne più vivace di Elmas a corto di condizione. E nel finale il Napoli ha legittimato il vantaggio portando a casa il prezioso successo. Archiviata l’Europa League, è già tempo di pensare al campionato ed al Bologna di Mihajlovic, prossimo avversario. Lo stop contro il Sassuolo impone una reazione; la corsa deve ripartire.

05 Novembre 2020 21:53 - Ultimo aggiornamento: 05 Novembre 2020 21:53
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