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CULTURA&SPETTACOLO

Napoli: Teatro Bolivar presenta “Sottozero - Morte e rinascita di un uomo in gabbia”

14 Gennaio 2016 01:16 — Sabato 16 e domenica 17.

Napoli, 14/01/2016 - Sabato 16 e domenica 17 gennaio andrà in scena, presso il Teatro Bolivar di Napoli, “Sottozero – Morte e rinascita di un uomo in gabbia”, crudo e forte dramma carcerario di Sandro Dionisio, Pietro Ioia ed Antonio Mocciola, ispirato a storie vere vissute dallo stesso Pietro Ioia, ex-detenuto presso il carcere di Poggioreale. Il regista dello spettacolo, Sandro Dionisio ha visto in quella di Ioia una storia esemplare da raccontare: “Il teatro è l'ascolto del reale, ma soprattutto può cambiare la cultura di un popolo. Ho scelto di mettere in scena questo progetto per dar finalmente voce ad una vicenda molto particolare in un teatro a cui sono affettivamente legato.”Pietro Ioia ”E' giusto che chi sbaglia paghi, ma è assolutamente necessario gestire il tutto con dignità e rispetto. I drammi della cella zero del carcere di Poggioreale umiliano gratuitamente i carcerati attraverso torture fisiche e psicologiche che non possono continuare ad esistere ed attraverso questo spettacolo si condannerà quest'aspetto oscuro della vita dietro le sbarre”. Ivan Boragine ”E' stato fondamentale avere il vero protagonista della vicenda reale come compagno di lavoro, ottimo aiuto per poter rendere complesso e reale il personaggio.”., che nello spettacolo interpreterà il ruolo del suo secondino aguzzino, ha trasformato la sua vita, da detenuto ad attivista:vestirà i panni di Pietro Ioia, quindi del detenuto costretto a subire atroci torture nella crudele cella zero: Dello stesso avviso Diego Sommaripa, nei panni del compagno di cella del protagonista, entrato in seconda battuta nel cast dello spettacolo, ma fiero di poter dare il proprio contributo a questo lavoro di denuncia sociale. Marina Billwiller, unica donna del cast, vestirà i panni della moglie del protagonista, vittima parallela di un esilio lungo 22 anni: ”Con questo spettacolo il teatro vuole dar voce a fatti che non riescono a farsi sentire. Da avvocato, è doveroso dire come in molti conoscano le tristi vicende della cella zero di Poggioreale, ma in pochissimi hanno il coraggio di denunciare le atroci sofferenze gratuite subite dai carcerati.”. Antonio Mocciola, deus ex machina del progetto, è stato folgorato da un'intervista a Pietro Ioia ed ha deciso di contattarlo per trovare il modo di raccontare questa vicenda senza le edulcorazioni della fiction e senza i fronzoli di un film hollywoodiano: è nato così “Sottozero”, uno spettacolo volutamente crudo e molto fedele alla ricostruzione della realtà, senza risparmiarsi scene di violenza e di umiliazione esplicite.

 

14 Gennaio 2016 01:16 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio 2016 01:16
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