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SALUTE

Dopo il Covid e il picco micidiale di influenza in arrivo in Italia dal Qatar anche l'influenza del cammello molto pericolosa

14 Dicembre 2022 11:25 — Contro l'Australiana bisogna vaccinarsi subito. La protezione comincia dopo circa due settimane.

La chiamano influenza del Cammello ma in realtà si chiama Sindrome Respiratoria medio-orientale (Mers-CoV - Middle East respiratory syndrome coronavirus infection).

E' una malattia infettiva acuta causata da un virus zoonotico che può, cioè, essere trasmesso dagli animali (in questo caso i dromedari) alle persone. L’origine del virus non è completamente chiara, tuttavia, In base ai risultati dell’analisi del genoma virale, si ritiene che sia originato nei pipistrelli e successivamente, in un’era remota, trasmesso ai dromedari.

I coronavirus sono una grande famiglia di virus a RNA, che possono causare malattie negli esseri umani e negli animali. Negli esseri umani causano malattie di varia gravità, che vanno dal comune raffreddore alla sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Generalmente la MERS causa una grave forma respiratoria acuta caratterizzata da febbre, tosse e difficoltà respiratoria. La polmonite è comune, ma non sempre presente. Sono inoltre stati segnalati sintomi gastrointestinali, come diarrea. In alcuni casi le persone infette erano asintomatiche. La mortalità è circa del 35%. La maggior parte dei casi umani è infettata in ambienti sanitari, attraverso la trasmissione da persona a persona. Ricerche scientifiche suggeriscono che i dromedari costituiscano il serbatoio del virus e possano infettare le persone.

Il virus si trasmette difficilmente da persona a persona, in assenza di contatti stretti, come ad esempio se ci si prende cura di un malato di MERS senza applicare le corrette misure di prevenzione.

Le maggiori epidemie si sono verificate in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e in Repubblica di Corea, ma focolai minori della malattia sono stati riscontrati anche in altri paesi.

L'agenzia per la sicurezza sanitaria inglese UKHSA ha avvertito i medici inglesi sul rischio di potenziali casi di MERS nei tifosi inglesi di ritorno dalla coppa del mondo in Qatar, un avviso simile è stato diramato dal ministero della salute australiano.  

Anche le autorità sanitarie di tutta Europa sono già a conoscenza delle dinamiche di questa malattia e sicuramente attueranno le procedure di monitoraggio. Le persone possono proteggersi segnalando i sintomi al proprio medico curante, in caso abbiano avuto contatti con qualcuno rientrato dal Qatar.

Intanto in Italia è boom di casi di influenza e c'è l'assalto alle farmacie dove alcuni farmaci scarseggiano o sono introvabili. Tra i motivi della bassa o totale disponibilità anche problemi produttivi. 

In Lombardia, Emilia-Romagna e Umbria l'incidenza dell'influenza ha già superato la soglia «del livello di entità molto alta», secondo il rapporto Influnet dell'Istituto superiore di sanità. Nel resto d'Italia la situazione non è migliore. La Campania, ricordiamolo, non ha attivato la rete Influnet. 

La sorveglianza InfluNet è il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza. InfluNet è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il sostegno del ministero della Salute. La Rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS) dei referenti presso le ASL e le Regioni e della rete dei Laboratori di riferimento regionale per l’influenza.

Si articola nella sorveglianza epidemiologica (che ha l'obiettivo di determinare l'inizio, la durata e intensità dell'epidemia stagionale), e nella sorveglianza virologica (che ha come obiettivo il monitoraggio della circolazione dei diversi tipi, nonché sottotipi, di virus influenzali).

La raccolta e l’elaborazione dei dati è effettuata dall’ISS che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale epidemiologico e uno virologico. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete InfluNet e dal Centro Nazionale per l’Influenza (NIC) dell’ISS.

La maggior parte dei casi di influenza finora registrati in Italia è causata da H3N2, un sottotipo del virus influenzale A conosciuto anche come virus dell’influenza “australiana”, in passato associato a una malattia più grave. Ad oggi abbiamo superato i due milioni di contagi.

Per difenderci è assolutamente indispensabile praticare subito la vaccinazione antinfluenzale tenendo presente che la protezione indotta dal vaccino comincia circa due settimane dopo la vaccinazione e perdura per un periodo di sei/otto mesi per poi decrescere. (dati AIFA).

Antonio Pianelli

 

14 Dicembre 2022 11:25 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre 2022 11:25
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