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CRONACA

Napoli: Ancora problemi per i Filobus ai Colli Aminei

08 Novembre 2013 09:23 — Secondo i residenti i problemi maggiori non sono stati risolti con il nuovo progetto dell'ANM.

Napoli, 08/11/2013 - Ecco, ci risiamo, di nuovo i filobus ai Colli Aminei. Già un paio d’anni fa uscì fuori questo progetto, con i lavori  che ebbero inizio poche settimane dopo il completo rifacimento di tutti i marciapiedi di Viale Colli Aminei. Inutile dire il polverone di proteste che si sollevò da parte della comunità, da un giorno all’altro con gli operai in mezzo alla strada a trapanare nuovamente i marciapiedi e pronti a far diventare una piccola centrale elettrica il cielo di tutto il quartiere, tra fili della corrente e lampioni della luce. Le proteste furibonde ebbero come risultato la sospensione dei lavori con i buchi riempiti da cemento alla meno peggio, per un qualcosa che di estetico ha ben poco a vedere. Partita chiusa per sempre ed a mai più risentirci? Macchè, neanche per sogno. E’ da qualche giorno che Via Nicolardi è tappezzata di volantini – poi distribuiti a mano anche da bambini su mandato del Presidente della III Municipalità – circa un nuovo progetto filobus nella zona. Nel suddetto volantino è ben specificato come “il giorno 31 Ottobre è stato presentato in consiglio municipale il progetto di variante filobus della Linea R4 ANM con tanto di miglioramenti richiesti dalla Municipalità, in seguito alle numerose sollecitazioni di associazioni, commercianti, cittadini”. I lavori, sempre secondo il volantino, riprenderanno a fine Novembre e dureranno 2 anni. Qual è la promessa? Quella di avere l’R4 con un’attesa di 10/15 minuti. Semplicemente geniale. La tattica, quindi, è prendere per lo sfinimento tutti i cittadini dei Colli Aminei che, volenti o nolenti, sono costretti ad usufruire dei servizi – o disservizi – del noto autobus, famoso soprattutto per le attese bibliche alle fermate in attesa. Della serie; o accettate i filobus ed avrete l’R4 ogni quarto d’ora, oppure vi fregate e continuerete ad imprecare alle fermate, a voi la scelta. Una specie di ricatto quindi, se considerato che al momento è più facile trovare il petrolio a Via Nicolardi che avere un autobus con tempi di attesa decenti. Tornando alle problematiche emerse, ecco le principali, elencate nell’ormai “famoso” volantino.

-          Eccessivo numero dei pali di trazione, considerati i già esistenti pali di illuminazione;

-          Difficoltà nella mobilità pedonale per l’esigua dimensione dei marciapiedi;

-          Mancanza di parere dell’Autorità competente per la salvaguardia dei beni monumentali e del paesaggio sulla parte soggetta a vincolo paesaggistico.

Ecco, quindi, risolti i problemi – secondo la municipalità – con le apposite modifiche:

-          Corsia preferenziale sul percorso dell’anello ospedaliero.

-          Adozione di un palo unico (illuminazione e impianto filoviario) nel tratto tra Via Capodimonte e Viale Colli Aminei.

-          Riduzione del 40% del numero dei pali.

-          Miglioramento dell’impianto illuminotecnico su tutto il percorso, con corpi illuminanti in grado di regalare notevole risparmio energetico per l’utilizzo di lampade a ioduri metallici a basso consumo.

-          Soluzioni tecnologiche alternative adeguate alle caratteristiche paesaggistiche ed architettoniche nel tratto tra il Museo Nazionale ed il Tondo di Capodimonte, in corrispondenza del Ponte della Sanità.

Come abbiamo visto, però, i problemi maggiori non sono stati certo risolti; in primis quello riguardo al tratto tutto in salita sulla strada del ritorno che comporta un consumo abnorme di energia da parte del filobus stesso, con notevoli difficoltà sulla circolazione auto veicolare degli altri utenti. Per chi non fosse pratico della zona, poi, è bene ricordare che in viale Colli Aminei vige un’anarchia molto marcata per quanto riguarda il codice della strada. Spesso le auto si fermano in doppia fila, ed è noto a tutti come i filobus debbano camminare lungo i fili appunto, con notevoli disagi in caso di impedimenti. Ma ci sono i vigili, si dirà; anche se è fondamentale affermare come sia più facile trovare l’acqua nel deserto che gli uomini della polizia municipale in strada. Sarà anche un’idea innovativa ed ecologica, dunque, ma quella dei filobus ai Colli Aminei appare una grande boutade, con notevole spreco di soldi che, ad esempio, potrebbero servire per colmare le buche – o voragini – presenti sul manto stradale del quartiere. 

Giovanni Spinazzola

 

08 Novembre 2013 09:23 - Ultimo aggiornamento: 08 Novembre 2013 09:23
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