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Frosinone-Napoli: 1-3. "Mister 10 milioni di euro colpisce due volte alla prima" di Giovanni Spinazzola

19 Agosto 2023 21:30 —

Chiamatelo mister 10 milioni di euro. Victor Osimhen l’ha decisa lui, spiegando il motivo per cui De Laurentiis l’ha blindato rifiutando ogni tipo di offerta (anche 150 milioni di euro), ed alzandogli lo stipendio fino a vette mai esplorate prima. Il nigeriano sta già regalando i primi dividendi al patron, d’altronde quando sei il miglior attaccante della Serie A, uno dei migliori al mondo, non puoi far altro che rispondere al meglio alle aspettative riposte nei tuoi confronti. E così a Frosinone l’ha vinta lui, con una doppietta pazzesca, un mix di forza, talento, precisione e strapotere fisico. Sposta gli equilibri eccome il nigeriano, perché con lui in campo si parte giocoforza da almeno un gol all’attivo. E Garcia si può rallegrare appieno, conscio di come tutto sia possibile con un 9 come lui in squadra.

Il debutto a Frosinone, almeno inizialmente, è stato più difficile del previsto; nessuna rivoluzione, Cajuste al posto di un Anguissa non in perfette condizioni, Raspadori sostituto di Kvaratskhelia e Juan Jesus in difesa accanto a Rrahmani. Lo svedese non è ancora appieno nei meccanismi della squadra e l’ha dimostrato appieno; ha bisogno di tempo per memorizzare gli schemi dei compagni e capire la Serie A. Il fallo da rigore non è stato certo il miglior biglietto da visita per l’ex Reims che ha provato a riscattarsi ottenendo alterni risultati. Molto meglio il Napoli versione secondo tempo, con Anguissa in mediana e calcio-champagne, con giocate d’alta scuola che di fatto hanno solo riannodato il filo con la scorsa primavera. Eppure, nonostante tutto, il Napoli dopo lo svantaggio aveva rimesso le cose a posto già nei primi 45’. Politano ed Osimhen, certo, ma un gioco di squadra che Garcia ha toccato pochissimo, puntando soprattutto sulle verticalizzazioni quasi ossessive, per arrivare il prima possibile in porta sotto la sapiente regia di Lobotka. Il Napoli l’ha poi chiusa nella ripresa con il nigeriano, autore della doppietta, e con tante occasioni sprecate che hanno lasciato senz’ombra di dubbio l’amaro in bocca. La concretezza sotto porta è una macchia che gli azzurri si portano dietro già da una stagione ed anche stasera si poteva fare decisamente meglio negli ultimi sedici metri. Di certo, però, buona la prima per il buon Rudi che ritorna in Serie A con il botto. La consapevolezza di dover essere ancora inseguito, perché i tagli dentro al campo dei terzini, le sgroppate sulla fascia ed il gioco spumeggiante sono quelli del Napoli Campione d’Italia. Il primo segnale alle avversarie – senza Kvara – è stato già lanciato, domenica prossima il Sassuolo e poi la Lazio di Sarri saranno test ancora più probanti prima della sosta. La strada tracciata, però, sembra essere quella giusta, in attesa di Gabri Veiga, il colpo da 35 milioni in grado di sparigliare ancor di più le carte. Quando si dice avere le idee giuste e saperle mettere in pratica…

19 Agosto 2023 21:30 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto 2023 21:30
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