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Napoli-Verona: 2-1. "Eurogol di Kvaratskhelia infiamma il Maradona" di Giovanni Spinazzola

04 Febbraio 2024 19:49 —

Una magia di Kvaratskhelia illumina il Maradona e il Napoli torna a vincere in campionato. Contro un Verona che ha rivoluzionato in questa sessione di mercato il proprio organico urgeva tornare a conquistare i tre punti sia per la classifica che per il morale ed alla fine, non senza patemi d’animo, la meta è stata conquistata ma c’è voluto un gran goal del georgiano per far esplodere lo stadio. Una partita che il Napoli ha tenuto in pugno nel primo tempo quando il Verona si è rintanato nella propria area alzando un fortino come fosse Fort Apache e soffrendo un po' nella ripresa quando la squadra di Barone ha alzato il proprio baricentro sfruttando anche un calo fisico degli azzurri. Quando poi Coppola con un colpo di spalla su corner ha indirizzato con una strana traiettoria il pallone che si è andato ad infilare dalla parte opposta dell’esterrefatto Gollini, sullo stadio è calato il gelo e sono tornate a volare le streghe. E’ stato a quel punto che si è rivisto l’orgoglio, la grinta, la determinazione di non volersi piegare ad una assurda situazione che la squadra non meritava affatto. La squadra di Mazzarri ha tirato fuori il cuore, ha messo tra i denti il coltello e spinta anche dai nuovi ingressi si è buttata a capofitto alla ricerca dell’impresa. Mazzocchi, tenace, testardo da un lato; Ngonge, subentrato all’esausto Cajuste, dall’altro hanno dato vivacità all’attacco trovando in Kvaratskhelia il punto di riferimento. Se il Verona è riuscito a tenersi in piedi per alcuni minuti lo deve soprattutto a Montipò. Il portiere gialloblù nelle fasi iniziali della partita si era prima opposto al georgiano   con un gran volo e successivamente distendendosi in tuffo aveva salvato il risultato. Nella seconda frazione di gioco aveva negato al 55’ la rete a Simeone respingendo, non si sa ancora come, un tocco ravvicinato dell’attaccante argentino su un bel cross di Juan Jesus. Lo show dell’estremo difensore veronese è proseguito poi quando la sua squadra è passata in vantaggio negando il pareggio con due interventi monstre prima su un tiro di Mazzocchi e poi su Lindstrom, subentrato ad un mediocre Politano. Porta stregata e partita da recuperare ingredienti perfetti per catapultare il Napoli nella crisi più profonda. Ma in campo un certo Mazzocchi non ne voleva proprio sapere di arrendersi e come una belva assatanata si è scagliato su ogni pallone spezzando le manovre avversarie e rilanciando l’azione. Ed è stato proprio lui al 79’ che ha intercettato un pallone a centrocampo ha servito Lindstrom che è filato sulla fascia ha fatto partire un passaggio in area su cui si è avventato Ngonge realizzando il pareggio. Ecco l’uomo che finora è mancato in attesa del ritorno di Osimhen. Un giocatore che in area si fa trovare pronto, si avventa come un rapace sul pallone mandando in crisi le difese avversarie. Simeone ha altre caratteristiche e Raspadori, lo sappiamo gioca troppo spalle alla porta tornando indietro e quando si sviluppa l’azione sulla fascia in mezzo chi c’è? L’ex veronese ha dimostrato di essere molto pericoloso e alla prima occasione lo ha dimostrato e la speranza è che continui ad esserlo. Dunque partita ripresa per i capelli, ma il pareggio non bastava e non poteva bastare. La squadra ha trovato slancio e cuore e fermare oggi Mazzocchi e Kvaratskhelia era quasi impossibile. Il georgiano all’81’ rubava il pallone a centrocampo s’involava verso la porta veronese vedeva Simeone libero dall’altra parte e lo serviva. L’argentino sull’uscita disperata e spericolata di Montipò alzava troppo il pallonetto fallendo l’occasione. Sei minuti più tardi rientrava in azione Mazzocchi che serviva alla perfezione Kvaratskhelia ed ecco la magia, come a dire al portiere veronese “e mò piglia questo se sei capace”. Il georgiano lasciava partire un tiro magistrale, potente, di una bellezza balistica da cineteca calcistica che s’infilava in rete facendo esplodere il Maradona.  E’ vero, è stato un successo sofferto, al di là di qualsiasi previsione, ci sono ancora alcune cose da sistemare ma in queto pomeriggio si è visto anche quel cuore, quella voglia di combattere fino alla fine che non si vedeva più da tempo e che al di là di ogni considerazione tecnica e tattica è un punto fondamentale per raggiungere qualsiasi traguardo.

 

04 Febbraio 2024 19:49 - Ultimo aggiornamento: 04 Febbraio 2024 19:49
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