27 Luglio 2024 - Aggiornato alle 03:34
CRONACA

Napoli: 17enne accoltellato dal branco in Galleria Umberto, a due mesi dall’episodio aggressori ancora liberi. La madre: “Mio figlio psicologicamente distrutto, ha paura anche ad uscire di casa mentre gli aggressori sono fuori e girano video social”

21 Gennaio 2024 16:41 — Borrelli (AVS): “Inaccettabile, così i cittadini perdono fiducia nella giustizia”.

17enne accoltellato dal branco in Galleria Umberto, a due mesi dall’episodio aggressori ancora liberi. Borrelli (AVS): “Inaccettabile, così i cittadini perdono fiducia nella giustizia”. La madre di Francesco: “Mio figlio psicologicamente distrutto, ha paura anche ad uscire di casa mentre gli aggressori sono fuori e girano video social”

A due mesi esatti dall’aggressione ad opera di una gang di giovanissimi che hanno accoltellato un 17enne nella Galleria Umberto di Napoli, reo solamente di essersi fermato a parlare con alcune conoscenti degli aggressori, la madre della vittima, Maria Rosaria Paudice, si rivolge al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli per chiedere giustizia per il figlio.

“Nonostante gli aggressori siano stati identificati e gli siano state anche notificate le gravi accuse per le quali sono co-imputati – spiega la signora Paudice -  nulla è ancora accaduto. Mio figlio è psicologicamente distrutto e non si è ancora ripreso da quella terribile notte e non vuole più uscire da solo come fanno tutti i suoi coetanei, mentre i suoi aguzzini girano liberamente per la città postando video sui social, senza alcun segnale di pentimento per ciò che hanno commesso. L’ultima volta che ho sentito il nostro legale la scorsa settimana, mi ha assicurato che tutto stava procedendo per il verso giusto. Ma noi siamo stanchi di aspettare e troviamo ingiusto che questi criminali continuino la loro vita come se nulla fosse mentre mio figlio lotta disperatamente per riprendersi la sua di vita. Francesco tra poco compirà 18 anni e il regalo che vorrei ricevesse è proprio quello di recuperare fiducia nella giustizia e nella comunità”.

“Francesco e la sua famiglia devono avere giustizia al più presto – ha dichiarato Borrelli. E’ inaccettabile che le vittime siano lasciate sole con i loro drammi dallo Stato mentre i carnefici continuino liberamente a condurre la loro vita senza alcun segnale di pentimento e neanche di riflessione per ciò che hanno commesso. Di questo passo corriamo il serio rischio che i cittadini perdano sempre più la fiducia nei confronti della giustizia e dello Stato. Noi continueremo a seguire la vicenda di Francesco fino a quando giustizia non sarà fatta e i suoi aggressori non saranno puniti come meritano. Solo scontando la giusta pena ci potrà essere l’inizio di un vero ravvedimento. Diversamente, si darà un segnale fortemente sbagliato e fuorviante per centinaia di giovani a rischio della nostra città”.

21 Gennaio 2024 16:41 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio 2024 16:41
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