"Gentile Dottoressa (purtroppo non conosco il Vostro nome e sono tanto triste) mi chiamo Paola (nome di fantasia), figlia del paziente soccorso dal vostro team lo scorso 25 agosto a seguito di un infarto a Miano.
Con questa e-mail desidero esprimere, a nome mio e di tutta la mia famiglia, la nostra gratitudine più profonda a lei e a tutti gli operatori del 118 che hanno preso parte a quel soccorso. In quei momenti drammatici, in cui la paura e l’impotenza prendono il sopravvento, voi siete stati la nostra forza: con la vostra prontezza, competenza e umanità avete ridato respiro e speranza a mio padre, e con lui a noi tutti.
Non dimenticherò mai la delicatezza con cui vi siete presi cura di lui, né la professionalità con cui avete affrontato una situazione così grave. Per me non siete stati solo medici e operatori sanitari, ma veri angeli che hanno vegliato sulla vita di mio padre.
Oggi mio padre è al Monaldi in sala intensiva per accertamenti, ma è vivo ed è qui con noi, grazie al vostro intervento, e questo rimarrà per sempre un dono immenso. Vi porteremo sempre nel cuore con infinita riconoscenza.
Spero un giorno di stringerle la mano e di conoscerLa. Con affetto e stima".