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SALUTE

Napoli: Laboratori di analisi rischiano la chiusura per le nuove tariffe che prevedono una riduzione del 40%

12 Dicembre 2023 11:40 — Lunedì 18 incontro della categoria al Sakura Hotel.

Il 4 agosto 2023 è stato Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero della Salute sulle tariffe dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), in attuazione del DPCM 12 gennaio 2017. Il Decreto aggiorna le tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e definisce le tariffe per le nuove prestazioni introdotte con i Lea nel 2017 in modo che siano erogate in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.

Con il suddetto Decreto il Governo ha penalizzato ulteriormente i laboratori analisi cliniche, ancor di più di quanto non sia stato già fatto con il Decreto Balduzzi nel 2013. Infatti con quest’ultimo nel 2013 essi hanno subito una decurtazione delle tariffe di circa il 40 % in meno, una ulteriore riduzione del 45 % è stata fatta quest’anno con il Decreto di agosto 2023.

Pertanto a partire da gennaio 2024 ai soli laboratori di analisi cliniche saranno applicate queste nuove tariffe, che di fatto risultano essere insostenibili rispetto agli alti costi di gestione.

Sebbene centinaia di strutture abbiano ricorso al TAR Lazio, facendo eccezione su una serie di fattori, in particolare sulle modalità di calcolo dei costi standard, questo ha rigettato la sospensiva fissando direttamente l’udienza di merito a maggio 2024. Le regioni del sud saranno quelle che risentiranno maggiormente di questa situazione. Di fatto le Regioni del centro e del nord Italia hanno fondi propri disponibili per integrare queste tariffe bassissime, diversamente dalle regioni del sud che già di per se vivono da decenni in ristrettezze economiche. Ciò comporterà una ulteriore gravissima disuguaglianza sociale tra nord e sud, tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, se non C.

A titolo di esempio nel 2013 con il decreto Balduzzi, attualmente in vigore, è successo che un esame remunerato 6 euro nelle regioni del sud, viene remunerato con una forbice che va dai 9 ai 13 euro nelle regioni del nord Italia. Così accadrà con il nuovo decreto di agosto 2023, infatti già alcune regioni hanno stanziato fondi per integrare il tariffario nazionale.

I laboratori privati accreditati (ex convenzionati), hanno da sempre svolto al sud un servizio capillare sul territorio con una rete di piccoli e medi laboratori, garantendo un servizio prossimo al paziente con un livello occupazionale altissimo. La situazione è molto grave ci sono in ballo circa quattro mila posti di lavoro al sud, la maggior parte dei laboratori privati saranno costretti a chiudere oppure fagocitati dalle grandi multinazionali prevalentemente straniere, verrà meno un servizio prossimo al paziente (assistenza territoriale), ci sarà una riduzione per l’erario nazionale, in definitiva la ricchezza nazionale e regionale risulterà impoverita. Tutto a vantaggio di grandi lobby che accentreranno il servizio creando un monopolio dannosissimo che mette a repentaglio la nostra sanità universalistica prima nel mondo.

Il 18 dicembre presso l’hotel Sakura di Torre del Greco si terrà un incontro dei piccoli e medi laboratoristi campani con la partecipazione di rappresentanti di altre regioni del sud, per definire una strategia comune di lotta contro queste tariffe insostenibili per la sopravvivenza delle strutture e del servizio stesso.

"La lotta sarà dura dal momento che i titolari non hanno nessuna intenzione dopo oltre cinquant'anni di servizio sul territorio, dismettere o svendere a grossi gruppi, abbandonare l’utenza territoriale e licenziare i propri dipendenti. La politica italiana deve farsi carico dei loro cittadini siano essi pazienti e fruitori del servizio sanitario, siano essi titolari di laboratori, siano essi professionisti impiegati presso le strutture private" dichiarano i laboratoristi in un comunicato diffuso.

12 Dicembre 2023 11:40 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre 2023 11:40
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