A partire dalle ore 18 del 18 dicembre 2023 sarà online www.lucianodecrescenzo.it, il sito web fortemente voluto dalla famiglia di Luciano De Crescenzo che, assieme all’agenzia di comunicazione e marketing GOODEA, ha lavorato alla sua costruzione con il recupero, il restauro e la selezione di materiali fotografici, video e testi originali, alcuni anche inediti. Pagine che riportano alla contemporaneità la personalità di Luciano De Crescenzo, omaggiando il suo stile inimitabile e la sua voce familiare. Un viaggio nel suo mondo, un archivio e uno sguardo al futuro tra memorie, raccolte e spunti di riflessione sempre attuali.
“Da quando è mancato il 18 luglio 2019, io e la mia famiglia ci siamo impegnati per tutelare ma soprattutto tenere in vita l’eredità culturale di mio padre, Luciano De Crescenzo “ - racconta la figlia Paola - “A partire da questo impegno il 18 maggio 2022 è nata l’Associazione Culturale “Luciano De Crescenzo” e a seguire l’idea di creare un contenitore, un “non luogo” dove raccogliere gli aneddoti di vita, ma soprattutto le opere che hanno ispirato e continuano ancora oggi ad ispirare i tanti che lo hanno reso “l’ingegnere/filosofo” più amato d’Italia”.
Da quel 18 agosto del 1928, quando nacque nel quartiere di San Ferdinando a Napoli, Luciano De Crescenzo, ha vissuto ben due vite: la prima come ingegnere, la seconda come scrittore. E in entrambi i casi, lo ha fatto con quella sua ineguagliabile capacità di raccontare la realtà, divertendosi e facendo divertire, indagando con ironia l’animo umano, i suoi limiti, le sue fragilità, il suo potenziale.
E se è vero, come ha scritto in Panta rei, che “la lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere. Quelli uguali non contano”, allora è anche vero che Luciano De Crescenzo ha vissuto ogni singolo giorno dei suoi 90 anni, e lo ha fatto dedicandosi a alle sue passioni: dall’ingegneria alla filosofia, dalla scrittura e divulgazione al cinema, dalla televisione alla recitazione. E poi c’è Napoli, la città che non ha mai smesso di amare. Pochi come lui sono stati in grado di interpretarne la cultura, le abitudini, gli eccessi, le contraddizioni con il suo stesso acume, la sua stessa lucidità, la sua stessa maestria, il suo approccio trasversale e pop.
Una vita lunga e intensa e che lo rende ancora oggi una figura tra le più rappresentative della cultura napoletana - e non solo – nel mondo, raccontata nelle diverse sezioni in cui è strutturato il sito web: “Sono Luciano”, “La mia filosofia”, “I miei amici”, “I miei libri”, “Così parlò Bellavista”, “Lo scudetto del Napoli”, “Fattarielli” e “L’Associazione”.
“Non è un caso che sia stata scelta questa data per mettere online il sito web - prosegue Paola De Crescenzo - perché il numero 18 ha segnato alcuni momenti fondamentali della vita di mio padre, e anche della mia. Con questo sito, ma soprattutto con l’Associazione presieduta da mio figlio Michelangelo, ci impegneremo non solo a tener viva la memoria di mio padre attraverso le sue opere, ma anche a organizzare eventi culturali, tour e visite guidate, il lancio della sua Casa Museo, la nascita di un Premio Letterario Ufficiale e tante altre iniziative nel segno del Professor Bellavista, dando la possibilità a chi vorrà iscriversi al sito o all’Associazione di essere aggiornato su tutte le nostre iniziative. Una serie di attività che ci aiuteranno a far conoscere alle nuove generazioni il Luciano De Crescenzo scrittore, filosofo, ingegnere, regista, fotografo e molto altro”.
Autore di best-seller di fama internazionale (si ricordano, tra le tante opere, Così parlò Bellavista, Storia della filosofia greca, Oi dialogoi, Il dubbio, Panta rei, Storia della filosofia medioevale, Storia della filosofia moderna, I grandi miti greci, Ordine e disordine, Il caffè sospeso, Il tempo e la felicità, Gesù è nato a Napoli, Ti porterà fortuna), Luciano De Crescenzo è stato anche sceneggiatore, regista e interprete di film di grandissimo successo.
Ha scritto, diretto ed interpretato Così parlò Bellavista (1984) -vincitore di un Globo d’oro (1984), due David di Donatello (1985) e due Nastri d'argento (1985)- Il mistero di Bellavista (1985), 32 dicembre (1988) e Croce e delizia (1995), tratti dai suoi libri. Ha collaborato alla sceneggiatura di La mazzetta (1978) di Sergio Corbucci e ha scritto ed interpretato con Renzo Arbore Il pap'occhio (1980) e "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?" (1983). Ha partecipato come attore ai film di Lina Wertmuller Sabato, domenica e lunedì (1990) -al fianco di Sophia Loren e Luca De Filippo- e Francesca e Nunziata (2001), ed è stato protagonista del documentario -dedicato alla sua lunga carriera- Così parlò De Crescenzo (2016) di Antonio Napoli.
La scrittura, per Luciano De Crescenzo, è stato lo strumento cardine, il filo rosso che ha intrecciato trasversalmente i vari aspetti di una personalità poliedrica e istrionica. Un intellettuale raffinato e un pensatore arguto, ma capace di parlare a tutti. Ed è stato forse questo il suo merito più apprezzato: farsi capire, di qualunque cosa parlasse o scrivesse: dalla filosofia all’informatica, passando per la narrazione della napoletanità e delle riflessioni sul vivere e l’amare. Circa 40 libri, con oltre 18 milioni di copie vendute in tutto il mondo, tradotte in 19 lingue e distribuite in 25 paesi sono i numeri impressionanti della sua sola produzione letteraria: romanzi, opere di saggistica divulgativa, testi di analisi filosofica.