Torino-Napoli: 0-1. "La migliore partita giocata finora" di Giovanni Spinazzola

Napoli corsaro anche a Torino, conquista i tre punti e resta in testa alla classifica generale. E’ stata senz’altro la miglior partita giocata finora in fase propositiva un po' meno invece in quella difensiva. Si è visto un Napoli che una volta andato in vantaggio non ha abbassato il proprio baricentro ma ha continuato a innestare i propri schemi creando occasioni pericolose. Se il bottino realizzativo è rimasto ancora striminzito lo si deve un po' all’imprecisione nelle conclusioni e soprattutto alla prestazione di Milinkovic-Savic che si è erto a vero baluardo della porta del Torino evitando più volte la capitolazione. Gli azzurri hanno saputo mettere in atto i propri schemi di gioco con continuità ed efficacia spinti da un centrocampo inesauribile per sforzo fisico e idee. Lobotka, infatti, non è stato il solo a dover issarsi sulle spalle il peso dell’intero reparto ma ha trovato spalle di rilievo in Anguissa e McTominay. Il camerunense e lo scozzese, oltre a spezzare le trame offensive toriniste, si sono anche proposti come suggeritori delle azioni di attacco. In particolare McTominay lo si è visto dovunque e quando Kvaratskhelia al 30’ lo ha servito sulla sinistra, è entrato in area e ha trafitto l’estremo difensore granata, roba non da poco visto quello che ha combinato in tutti i 90’ Milinkovic-Savic. Il gioco offensivo dalla trequarti ha poi avuto modo di trovare interpreti più tonici in Politano, che ha corso come un dannato sulla fascia destra facendo piovere in area granata un’infinità di palloni, e Kvaratskhelia, che ha tenuto in scacco la fascia sinistra torinista. Al georgiano ha difettato la precisione nelle conclusioni come al 17’ quando McTominay gli ha servito un bel pallone al centro dell’area avversaria ma il tiro del georgiano si è perso nel cielo di Torino. Al di là di ciò però la sua partita per quantità e anche qualità è stata continua anche in fase di ripiegamento difensivo. Nota lieta è venuta anche da Lukaku. Avevamo intravisto nelle ultime prestazioni dei segnali di miglioramento ed oggi se n’è avuta una conferma. Se gli schemi di gioco si sono potuti produrre con continuità lo si deve anche alla prestazione del belga che è più tonico, non si lascia più anticipare facilmente dal proprio marcatore mettendolo, anzi, in difficoltà. In questo modo il fraseggio con i compagni di reparto diventa spettacolare e molto efficace e la squadra ne ha tratto grande giovamento. Magari deve lavorare un po' in più sulla precisione ma sembra che si sia sulla giusta strada. Uno scambio tra McTominay e il belga al 78’ ha strappato applausi per come si è snodato, per non parlare del colpo di tacco davanti alla porta granata al 18’, sventato con la punta delle dita dal portiere granata, che se fosse entrato dentro ne avrebbero parlato per una settimana. Abbiamo accennato sopra a qualche defaillance del reparto difensivo. Contro la squadra di Vanoli non si è notato il solito granitico muro. Il movimento veloce degli attaccanti torinisti ha creato qualche difficoltà di posizionamento tant’è che in più di un’occasione la difesa ha un po' ballato. Al 4’ Adams di testa ha sorpreso Buongiorno sfiorando il palo di Meret e più tardi al 9’ il Torino ha creato un'altra situazione pericolosa che non è stata sfruttata. Ma l’enorme occasione i padroni di casa l’hanno avuta al 37’ quando un traversone dalla destra ha tagliato tutta la difesa azzurra finendo sui piedi di Coco a porta sguarnita. Il giocatore torinista ha pasticciato con il pallone e pericolo sventato. Nell’intervallo Conte deve essere corso ai ripari perché Buongiorno, Rrahmani, aiutati anche da Di Lorenzo e più tardi anche da Spinazzola, non hanno più lasciato spazi agli attaccanti avversari. Un segnale su cui l’allenatore del Napoli dovrà e saprà tenere conto.