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SPORT

Udinese-Napoli: 1-3. "Vincere, vincere, vincere, lo spartito di Conte" di Giovanni Spinazzola

14 Dicembre 2024 23:32 —

Tre punti preziosi conquistati dal Napoli nello stadio di Udine, per il morale, per la classifica e soprattutto per l’andamento della gara. Gli azzurri si sono trovati a rincorrere i padroni di casa per un tempo e mezzo, complice un rigore assegnato da Doveri al 21’ con un po' di magnanimità. E’ vero che un tentativo da fuori area veniva toccato dal braccio di Lobotka ma, guardando le immagini da diverse angolazioni, risultava palese che il gesto fosse del tutto involontario, ma tant’è le regole sono queste e il Var confermava la decisione del direttore di gara. Meret compiva una prodezza respingendo con un gran volo il pallone ma i difensori azzurri non erano lesti a entrare in area per liberare e Thauvin metteva dentro. Udinese in vantaggio e partita tutta in salita per Di Lorenzo e compagni con le streghe che ricominciavano a volteggiare sulle loro teste. La doppia sconfitta con la Lazio con la conseguente perdita del comando della classifica generale, ed ora questo svantaggio sono diventati un macigno nella testa della squadra che accusava lo stordimento. Il gioco lento, con appoggi imprecisi faceva fatica a decollare nonostante la grande verve di Politano sulla destra e di un immarcabile Neres sulla sinistra che facevano impazzire la difesa bianconera. A centrocampo Anguissa spezzava ogni tentativo degli avversari di impostare le manovre d’attacco azzannando chiunque si apprestava da quelle parti non disdegnando incursioni in attacco come al 36’ quando servito da Neres impegnava severamente Sava costringendolo a salvarsi in angolo. Quello che mancava al Napoli era la continuità nel velocizzare il gioco ed in particolare erano venuti meno Lobotka, evidentemente sotto choc per il rigore procurato, e McTominay al di sotto del suo abituale standard. Nonostante ciò era la squadra di Conte che realizzava le azioni più pericolose con il brasiliano al 29’ e il camerunense come detto prima collezionando tra l’altro una serie di calci d’angolo. Nonostante ciò il Napoli andava al riposo in svantaggio e con molti pensieri nella testa. Nella ripresa tutt’altra musica. Lobotka, rinfrancato, cominciava a giocare da par suo, la squadra saliva di tono e al 50’ pareggiava. McTominay serviva Lukaku come lui desidera sulla trequarti. Il belga, che sta proseguendo sulla strada del completo recupero, partiva come una Frecciarossa con due difensori che prima gli si aggrappavano e poi lo inseguivano per fermarlo. Impossibile! L’attaccante azzurro volava verso l’area bianconera e infilava Sava in uscita. Sospiro di sollievo e scampato pericolo. Da questo momento il Napoli saliva in cattedra. Al 54’ Politano sfiorava il palo con un gran tiro da fuori e sei minuti più tardi dopo aver seminato il panico sulla destra faceva partire un cross verso l’area friuliana sfiorato di testa da Lukaku e McTominay non è riuscito a finalizzare dinanzi all’estremo difensore udinese. Era il preludio al vantaggio e chi se non lui, Neres, poteva realizzarlo. Al 75’ il brasiliano, schierato fin dall’inizio da Conte al posto dell’infortunato Kvaratskhelia, incontenibile sulla fascia sinistra si produceva in un autentico show. In velocità bruciava i difensori avversari faceva poi partire un cross che veniva rimpallato, si catapultava nuovamente sul pallone in area tirando verso Sava il pallone carambolava su Giannetti e finiva dentro. Una rete che accumulava in sé, classe, temperamento e grinta di questo ragazzo che a guardarlo sembra sornione e sonnolento ma che possiede una velocità impressionante, soprattutto in progressione, e quando ha il pallone tra i piedi diventa immarcabile. Una volta capovolta la situazione in campo ci si attendeva un Napoli in formato attendista, cioè a protezione del risultato così come accaduto sovente finora, ed invece gli azzurri hanno continuato a menare la danza e cinque minuti dopo calavano il tris con un'altra bella e spettacolare azione. Protagonisti stavolta Simeone, subentrato a Lukaku, e Anguissa. L’argentino a centrocampo toccava il pallone di prima intenzione per Anguissa. Il camerunese s’involava verso l’area bianconera e trafiggeva Sava in uscita. Un’ azione perfetta, veloce, efficace e travolgente. Era il sigillo al successo. Alla fine tripudio tra i pochi tifosi azzurri, ricordiamo che per un’assurda decisione la trasferta è stata vietata ai tifosi napoletani, sorrisi, abbracci e felicità tra i giocatori che hanno dimostrato carattere e voglia di superare nel migliore dei modi il momento negativo seguito alle sconfitte con i biancocelesti.

14 Dicembre 2024 23:32 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre 2024 23:32
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