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CRONACA

Napoli: “Tangenti sulla vendita di armi, un appello alla mobilitazione”

12 Dicembre 2013 12:34 —

Napoli, 12/12/2013 - Questa mattina, presso la “Sala Pignatiello” in Palazzo S. Giacomo, si è svolto ’incontro pubblico organizzato dal Comitato Pace Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio – Campania per lanciare la campagna nazionale di sensibilizzazione contro la vendita di armi e le tangenti ad essa legate. Dopo l’introduzione di Angelica Romano, che ha sintetizzato fini ed attività del Comitato ed ha chiarito i termini della sconcertante complicità tra corruzione politica ed escalation riarmista del Paese, è intervenuta Elena Coccia, in rappresentanza del Sindaco Luigi De Magistris. La Vicepresidente del Consiglio Comunale di Napoli ha espresso preoccupazione per i dati emergenti sull’affaire della compravendita di armi e sul ruolo giocato dai politici, che di fatto alimenta molti conflitti armati in atto, violando lo stesso art. 11 della Costituzione sul “ripudio” della guerra. Si è anche impegnata a presentare un’interrogazione sulla vicenda del rischio nucleare per il porto di Napoli e la mancata informazione ai cittadini in proposito, questione su cui il Comitato svolge una campagna di controinformazione e denuncia, anche giudiziaria. La vicenda che da troppi anni registra un perverso intreccio fra industrie belliche e politici corrotti è stata illustrata da padre Alex Zanotelli - il missionario molto attivo sui temi della pace e della difesa della risorsa acqua come ben comune - che per primo ha coraggiosamente denunciato il persistente fenomeno delle tangenti sulle armi vendute. Egli, con un appello che ha già raccolto 5.000 firme -ha lanciato una nuova campagna nazionale di controinformazione, per sensibilizzare l’opinione pubblica ed esprimere solidarietà ai magistrati napoletani che indagano su questi gravi reati. Occorre costruire una vasta rete di realtà che operano per il disarmo e la pace e che comunque contestano la follia delle spese militari – ha ribadito Zanotelli – e bisogna saldare questo movimento con una grande manifestazione nazionale. E’ poi intervenuto Ermete Ferraro (VAS), che ha portato il proprio contributo di ecopacifista, soffermandosi sulle ricadute ambientali dei conflitti armati e sulle loro stesse cause, quasi sempre legate all’accaparramento delle risorse naturali ed energetiche. Le spese militari – ha detto - sottraggono miliardi alle attività produttive, alla protezione civile, alla tutela del territorio e contribuiscono a militarizzare, inquinare e nuclearizzare terra mare e cieli. Flavia Lepre (Comitato BDS) è poi intervenuta su un altro aspetto della questione: l’internazionalizzazione del mercato delle armi, che sottrae sempre più questi traffici ad ogni controllo e si basa su accordi che travalicano le decisioni nazionali. Un caso molto evidente è quello degli interessi dello Stato d’Israele in questa ‘liberalizzazione’ della vendita di sistemi d’arma, i cui destinatari sono spesso proprio paesi in guerra e stati autoritari e militaristi. Un intervento sulle concrete alternative alla difesa armata è stato svolto poi da Antonio Lombardi (Pax Christi), che ha illustrato le numerose e vincenti esperienze di difesa popolare nonviolenta in tutto il mondo e sulla stessa legislazione italiana, che prevede questa componente alternativa, ma che purtroppo non è stata mai davvero applicata. Ha infine portato il proprio contributo Giovanni Sarubbi - direttore del periodico irpino “Il Dialogo”) che ha contribuito a raccogliere le migliaia di firme di sottoscrizione dell’appello lanciato da P. Alex Zanotelli - invitando ad una maggiore coesione ed organizzazione del movimento per la pace italiano, che deve fronteggiare problemi e difficoltà enormi ed il silenzio dei media.

 

 

12 Dicembre 2013 12:34 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre 2013 12:34
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