“Quale futuro per i professionisti sanitari: proposte e progetti per farli restare al sud”. E’ questo il titolo del convegno tenuto dalla Cisl Funzione Pubblica di Napoli presso l’Hotel “Ramada” e a cui, oltre a quelli sindacali, hanno partecipato anche i rappresentanti degli Ordini delle professioni sanitarie più numerosi tra cui infermieri, fisioterapisti e TSRM PSTRP.
Al centro del dibattito la formazione dei giovani professionisti nei vari settori sanitari e la loro assunzione in Campania affinché nella nostra Regione si copra finalmente l’atavica carenza di organico nella sanità e allo stesso momento si metta fine all’emigrazione fuori regione di importanti figure professionali.
Circa mille professionisti all’anno come spiega Luigi D’Emilio, Segretario Generale CISL Funzione Pubblica di Napoli.
“Oggi – ha dichiarato D’Emilio - abbiamo messo insieme sindacato e rappresentanti delle professioni con al centro il tema di trovare collocazione per i nostri professionisti al centro del sistema sanitario regionale. Ogni anno si laureano circa mille professionisti e noi riteniamo che il fabbisogno regionale possa tranquillamente assorbire questo personale. Per attivare i circa duemila posti letto che mancano ancora in Campania. Siamo ancora al di sotto della media nazionale come numero di personale e a tal proposito basti pensare che solo nell’area infermieristica la media nazionale è di 6,2 infermieri per ogni mille abitanti mentre in Campania, ed in modo particolare a Napoli, siamo solo al 3,3. Quindi la richiesta è quella di cercare di finanziare i fabbisogni reali attraverso un progetto che veda anche il coinvolgimento della Regione con risorse aggiuntive a quelli che sono i tetti di spesa nazionale per il personale”.
Paolo Esposito, Presidente dell’Ordine interprovinciale di Fisioterapia di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, ha tra l’altro sottolineato l’importanza di unire la componente sindacale con la rappresentanza degli ordini professionali. “Quello organizzato dalla CISL Funzione Pubblica – ha dichiarato Esposito - è stato un importante evento che ha messo insieme la componente sindacale e quella della rappresentanza degli ordini professionali. Noi come Ordine interprovinciale di fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta abbiamo portato le nostre idee sul tema. Ovvero le proposte per avere una sanità migliore nel sud Italia. Proposte per far rimanere i nostri professionisti sul territorio a fronte di una forte emigrazione e alla luce di una proposta di Legge di autonomia differenziata che può peggiorare la condizione della salute pubblica nei nostri territori”.