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Napoli-Frosinone: 2-2. "Un anno sprecato" di Giovanni Spinazzola

14 Aprile 2024 17:38 —

Il Napoli riesce “nell’impresa” di perdere due punti preziosi al termine di una gara che in altri tempi, e non stiamo parlando di anni o decenni fa bensì solo di dodici mesi, avrebbe vinto ad occhi chiusi travolgendo l’avversario. Quattro nitide palle goal costruite solo nei primi 45’ e altrettanti nella ripresa sprecati per sufficienza o per mancanza di concentrazione hanno pesato come un macigno sul risultato del match. Se poi a tutto ciò aggiungiamo anche le solite amnesie difensive ecco che il quadro negativo si commenta da solo. Meret bravissimo a neutralizzare un rigore e ad opporsi ad una fiondata da lontano di Cheddira evitando anche la clamorosa beffa della terza rete salvando di piede su un tocco ravvicinato di Seck a 8’ dal fischio finale, si è macchiato però di un imperdonabile errore al 50’. In fase di disimpegno pallone sul piede l’estremo difensore azzurro s’imbambola, ignora la vicinanza di un attaccante avversario che lesto appoggia a Cheddira, facile la sua conclusione a porta vuota. Ma non è tutto perché anche Rrahmani gli ha fatto buona compagnia nella solita giornataccia difensiva. Il kosovaro affiancato oggi da Ostigard in sostituzione dell’infortunato Juan Jesus, prima commette un fallo in piena area concedendo un rigore al Frosinone, poi resta a guardare Cheddira colpire di testa il cross da sinistra permettendo ai ciociari di pareggiare. Errori mortali che con più attenzione e più concentrazione si sarebbero potuti evitare. Sul risultato tuttavia pesano come un macigno le occasioni sprecate davanti a Turati. Osimhen ha timbrato il cartellino realizzando il momentaneo secondo vantaggio del Napoli ma nel primo tempo si è trovato nelle condizioni di chiudere definitivamente la partita ma non ha trovato di meglio che tirare sull’estremo difensore del Frosinone anziché piazzare il tiro come un grande attaccante dovrebbe fare. Al nigeriano poi si è affiancato anche Zielinski che, nella stessa posizione e stessa opportunità di Osimhen non ha saputo, ed avrebbe dovuto, fare meglio. La squadra ospite d’altra parte ha giocato con volontà pressando i portatori di palla azzurri ma ha anche evidenziato tutti i suoi limiti, tuttavia è stata abile a sfruttare gli errori del Napoli cavandosela con un prezioso pareggio nella lotta per non retrocedere di più non poteva fare e di più non ha fatto e gli è andata bene. E’ vero che il gioco del Napoli non è stato veloce e brillante ma la superiorità è apparsa talmente evidente che il risultato striminzito con cui Di Lorenzo e compagni sono andati al riposo è apparsa misera cosa. Politano, sicuramente il migliore in maglia azzurra sulla sua fascia è stato devastante. Ha realizzato un gran goal ma è stato anche una spina nel fianco della difesa avversaria facendola ammattire e quando ha dovuto lasciare il campo per un risentimento muscolare (ricordiamo che non era al cento per cento tanto che in settimana è dovuto ricorrere a terapie per essere presente n.d.r) la squadra nei minuti finali ne ha risentito. Sulla fascia opposta Kvaratskhelia ha trovato una ferrea opposizione nei difensori avversari ed è andato a trovare spazi svariando da una parte all’altra del campo cercando la soluzione anche da fuori area. Ed è stato proprio da un gran tiro che è nato la seconda rete del Napoli con deviazione di Osimhen sotto porta andando vicino per altre due volte alla segnatura negatagli da due grandi interventi di Turati. In definitiva l’ennesima grande occasione persa di avvicinare la zona europea e d’altra parte se il trend continuerà ad essere quello visto oggi sarà difficilissimo centrare l’obbiettivo. I fischi dei tifosi che hanno gremito il Maradona in questa prima vera giornata di gran caldo quasi estiva con il corollario delle scosse di terremoto dovute al bradisismo, che hanno impaurito la zona flegrea in mattinata hanno fatto da cornice all’insipido quanto inutile pareggio.

14 Aprile 2024 17:38 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile 2024 17:38
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