Napoli, 10/11/2014 - Questa mattina, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si è recato in visita presso l'Ospedale Ascalesi di Napoli e ha incontrato numerosi dirigenti, medici e personale infermieristico dell'intera struttura. Il Sindaco ha potuto verificare le numerose eccellenze dell'Ospedale e registrare le difficoltà nelle quali, ogni giorno, gli operatori sanitari operano, a detrimento del diritto costituzionale alla salute dei cittadini. “Ho rinnovato – ha dichiarato De Magistris - il mio impegno politico e istituzionale a difesa dei presidi ospedalieri territoriali affinché la Sanità continui ad operare come un bene comune, secondo il principio costituzionale di universalità e per garantire servizi sempre migliori e più efficienti” . “Continuerò sempre a farmi portavoce in tutti i tavoli istituzionali, come fatto sin d'ora, delle numerose istanze ascoltate sul territorio e – ha concluso il Sindaco - rinnovo la mia battaglia per la salute dei cittadini e per la Sanità pubblica, contro le logiche dei tagli indiscriminati a servizi, diritti e territori, avvenuti in questi anni”. Queste le dichiarazioni di De Magistris. Peccato che in tema di sanità, pur essendo il Sindaco la prima autorità della città, a decidere sia esclusivamente la regione che deve necessariamente tener conto degli indirizzi del Governo centrale per quanto attiene la parte economica e che negli ultimi anni di fatto per questi motivi sono stati chiusi tutti i pronto soccorso dei presidi come l'Ascalesi appunto, gli Incurabili, Loreto Crispi, San Gennaro e per strategie politiche discutibilissime del Monaldi, del CTO e dei vari Policlinici per non elencare le decine di strutture territoriali che sono state totalmente dismesse tra le quali quelle del Molosiglio, di Matilde Serao, di via Carlo de Marco e del Gesù e Maria.
Antonio Pianelli
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