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Casa Napoli: "Come gioca il Barcellona" di Giovanni Spinazzola

16 Dicembre 2019 16:36 —

L'urna di Nyon è stata terribile; il Napoli ha pescato il peggio del peggio, affronterà la formazione con il calciatore più forte al mondo, Leo Messi. Per l'erede di Maradona sarà una "prima volta" (difficile, nella sua carriera trovarne altre) al San Paolo, lo stadio che vide Re Diego, il più forte di tutti i tempi a cui lui vorrebbe tanto avvicinarsi. E, forse, è un sorteggio giusto, un epilogo quasi scontato vista la proverbiale fortuna del Napoli ai gironi. Gli azzurri, in questa stagione, hanno già sfidato il Barcellona in una doppia amichevole nella tournée statunitense ed il risultato fu decisamente magro, magrissimo. Difficile ipotizzare un qualcosa di meglio, considerata l'importanza dell'appuntamento ed il desiderio dei blaugrana di tornare sul tetto d'Europa dopo cinque stagioni. Il Napoli, in Champions League, ha incontrato tutte le potenze d'Europa, a partire da Manchester City e Chelsea, fino a Bayern Monaco, PSG e Real Madrid, con le merengues affrontate tre stagioni fa agli ottavi. Mancava il Barcellona, per una lacuna che sarà colmata nel prossimo febbraio. Leo Messi, quindi, nel tempio che fu del suo idolo, nello stadio che ha visto le gesta di D10S per i napoletani e gli argentini, sperando che non trovi molta ispirazione. L'unico che, forse, ha sorriso è stato Manolas; il difensore, due stagioni fa, eliminò proprio il Barcellona con un suo gol di testa al termine di una partita epica; erano i quarti di Champions League e chissà che non decida di ripetersi. Anche Gattuso sa come si batte il Barcellona e proverà a trasmettere ai suoi ragazzi tutta la sua grinta ed i ricordi. 

Già, ma come gioca questo Barcellona? 

I catalani scendono in campo con il classico 4-3-3; Ter Stegen tra i pali è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, cresciuto tantissimo e pronto a diventare il numero 1 della Germania. Sulle fasce Semedo e Jordi Alba spingono a ritmo continuo, due frecce molto più simili ad ali che soffrono se puntate; al centro, invece, il veterano Piqué - un po' in declino - e Lenglet che ha scalzato Umtiti. In mediana intoccabili Busquets - l'uomo che regala equilibrio - ed il giovane De Jong, pagato a peso d'oro all'Ajax. Accanto a loro, con Arthur infortunato, ha ripreso quota Rakitic, sul mercato per tutta l'estate ed ora quasi indispensabile. L'attacco, invece, è semplicemente devastante; Messi - fresco di Pallone d'Oro - e Suarez giocano a memoria e, dalla scorsa estate, c'è pure Griezmann, pagato oltre 100 milioni all'Atletico Madrid. Dopo le difficoltà iniziali ed i mesi di ambientamento, sembra che il francese sia entrato negli schemi di Valverde. Tutte notizie sicuramente poco gradite a Gattuso. Catalani, quindi, devastanti in attacco che, però, possono essere colpiti in difesa. Serviranno, però, le partite perfette e, forse, nemmeno basteranno. 

In campionato il Barça è primo in classifica appaiato con il Real Madrid; è reduce dal pareggio contro la Real Sociedad e tra due giorni sfiderà il Real Madrid nel Clasico.

In questa Champions League, invece, ha chiuso il suo girone - quello della morte comprendente anche Borussia Dortmund ed Inter (battuta settimana scorsa con le riserve ed i ragazzini della Masia) - al primo posto con 14 punti; quattro vittorie e due pareggi in sei gare, imbattuto contro il Napoli. 

Formazione tipo:

Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Semedo, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Rakitic, Busquets, De Jong; Messi, Suarez, Griezmann.

16 Dicembre 2019 16:36 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2019 16:36
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