Dottore buongiorno, innanzitutto, in modo semplice si presenti ai nostri lettori
Sono un chirurgo, lavoro da oltre trent’anni nell’A.O. A. Cardarelli di Napoli, che da sempre rappresenta un punto di riferimento per la sanità campana e, in modo particolare, per i cittadini napoletani, i quali hanno percepito tale ospedale come un punto di riferimento costante, soprattutto nell’ambito dell’emergenza/urgenza.
Sono sposato, ho due figli, una grande passione per il calcio , mi piace molto leggere, viaggiare ed ascoltare musica.
Ci spieghi perché ha deciso di candidarsi al consiglio comunale di Napoli
La mia scelta è stata fortemente condizionata dalla candidatura di Bassolino.
Ci Spieghi meglio…
Nella mia vita, sono sempre stato concorde con le tematiche politiche di sinistra e ho condiviso come cittadino, nel corso degli anni, le principali battaglie basate su criteri di solidarietà sociale, con lo sguardo rivolto ai più deboli.
Ritengo che Bassolino sia l’unico tra i candidati al ruolo di Sindaco di Napoli ad impersonare il vero spirito di sinistra, che via via si è andato affievolendo nel corso degli anni, anche sullo scenario nazionale e che, talvolta, è difficile da riconoscere anche nei grandi partiti, emersi dalla tradizione della sinistra italiana. Inoltre, Bassolino è – a mio giudizio- l’unica personalità politica a conoscere fino in fondo il territorio e, con esso, i problemi che lo caratterizzano, a partire dalle realtà più complesse e periferiche, sino ad arrivare a quelle più strettamente attinenti alle tematiche legate alla cultura e alla promozione del turismo; Bassolino ha dato già in passato prova di alta capacità amministrativa, rendendosi l’artefice di quel rinascimento Napoletano, nato negli anni novanta, che tanto ha modificato e rilanciato agli occhi del mondo la nostra città, ridandole dignità e permettendole di riscoprire la sua immensa bellezza.
Cosa pensa che serva alla città?
Credo che alla città serva difendere la propria autonomia nella gestione del suo territorio e delle maggiori criticità, così da poter individuare figure dedicate di alta competenza, che emergano dalla città stessa e che ne conoscano le reali esigenze; Napoli è la terza città per grandezza in Italia e, certamente, una delle più note del mondo, pertanto le compete un ruolo primario. Ma perché ciò avvenga è necessario che l’agenda politica non venga dettata da Roma e questo sarà possibile solo se avremo Bassolino come Sindaco, coadiuvato da una giunta da lui guidata.
Nei prossimi mesi, avremo un’occasione storica ed unica per la nostra città. I fondi del Recovery Found rappresentano infatti una opportunità straordinaria di rilancio, ma solo se a gestirla saremo noi napoletani, senza ingerenze dall’esterno, attraverso un piano coerente e trasparente, immaginato da figure di alta competenza e profilo.
Come immagina la sua Napoli?
Immagino una città la cui vocazione turistica dovrà essere ancor più potenziata, attraverso politiche di implementazione del trasporto pubblico, con una notevole attenzione al decoro urbano e alla pulizia delle strade; valorizzare il notevole contenuto culturale, artistico e architettonico che la città ha dentro di se’, allo scopo di renderlo ancora più fruibile, recuperando tesori dimenticati (un esempio per tutti, la Chiesa gotica di Sant’Eligio con il suo bellissimo orologio e potrei continuare citando decine e decine di altri siti), così da strapparli all’oblio e restituirli alla loro straordinaria bellezza, veicolo di benessere per tutta la città, anche grazie al loro interesse turistico, storico e culturale.
Crede che tutto questo si possa realizzare in poco tempo?
Napoli è una città difficile e complessa; il bilancio comunale è fortemente in deficit e chi sarà chiamato ad amministrare la nostra città dovrà necessariamente tenere conto di ciò che troverà in termini di risorse, cercando di riparare i danni arrecati in questi anni. I cittadini si aspettano strade non solo pulite, ma arterie stradali percorribili in sicurezza, senza buche o indecorosi rattoppi.
Sarà necessario occuparsi di chi è più indietro , chi che nel corso di questa pandemia, da cui non siamo ancora usciti, ha perso tutto, stando vicino ad attività commerciali in difficoltà, che potrebbero diventare preda della criminalità organizzata. Solo cosi sarà possibile rilanciare il tessuto sociale cittadino e farlo uscire dalle difficoltà.
Secondo lei qual è un segnale che potrebbe avvicinare i cittadini alla politica?
Il ruolo che si deve chiedere ad un’amministrazione comunale è che essa sia trasparente, facilmente accessibile al cittadino, il quale possa venire facilmente a conoscenza dei processi decisionali dell’amministrazione stessa.
Un grosso problema è la disaffezione alla politica che ha portato, ad esempio, a far si che l’ultimo sindaco di Napoli sia stato votato solo dal 36% degli elettori. L’astensionismo è una tematica molto seria, peraltro comune a tutte le realtà occidentali, a cui noi siamo attenti, affinchè l’entusiasmo o quanto meno l’attenzione per la politica ritorni e ci sia un Sindaco finalmente “forte”.
Grazie e in bocca al lupo.