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Manchester: Conte, "mi porto dentro sensazioni positive"

18 Settembre 2025 23:38 —

E’ un Antonio Conte per nulla abbattuto dopo la sconfitta rimediata contro il City: "Per quello che io ho visto sia nei primi 20' ma anche nel resto della partita ne usciamo fortificati. Il piano-gara l'avete visto tutti nei primi 20'. Siamo venuti qui per giocarci la partita, abbiamo accettato il duello. La sensazione che avevo è che quando eravamo in possesso potevamo far male al Manchester City. La cosa strana è che l'anno scorso non abbiamo neanche subito un'espulsione, mentre stasera in Champions contro una grandissima squadra l'abbiamo subita dopo 20' e la partita è cambiata totalmente. Mi prendo l'aspetto positivo di quei 70-80' in cui abbiamo giocato in dieci contro undici con grande abnegazione, grande voglia di non arrendersi al destino. Abbiamo preso gol andando a pressare alti su un fallo laterale nella loro metà campo. Bisogna capire determinati momenti, capire che la partita era cambiata. La sensazione che avevo in campo è di ragazzi che sapevano cosa volevano ed erano venuti con grande voglia di affrontare il Manchester City e misurarci. Sapete che contro la Fiorentina mi sono arrabbiato coi ragazzi perché avevamo mollato negli ultimi dieci minuti, oggi il feeling che mi porto è quello di una squadra che era venuta qui con grande maturità e voglia di giocarsi la partita. Con la palla potevamo fargli molto male, questa è la sensazione che ho avuto. Ci sta che perdi col Manchester City, stiamo parlando di una squadra attrezzata per vincere questa competizione. L'importante è che facciamo tesoro. Mi porto dietro sensazioni positive. I ragazzi erano venuti senza timore reverenziale, a giocarsi la partita, e li ho visti sul pezzo. Dispiace perché sono giudicabili solo quei primi 20'. Non dimentichiamo che non vogliamo fare brutte figure e stasera c'erano tutte le condizioni per farla. Una cosa è andare a casa con un 2-0 e una cosa è prendere 5-6 gol, anche da questo punto di vista ho visto i ragazzi molto applicati. Non meritavamo un'onta".

Hojlund dal canto suo dopo l’espulsione ha vissuto una serata molto dura: "Difficile oggi. Giocare contro il Manchester City in questo stadio già è molto dura, poi farlo in inferiorità numerica è ancora più difficile. È chiaro che Kevin voleva disputare questa partita ma è l’allenatore che decide e dobbiamo rispettare le sue scelte. Se fosse stato qualcun altro e non Kevin non sarebbe importato".
Infine Milinkovic Savic che con le sue parate ha tenuto inviolata la porta nel primo tempo e nelle fasi iniziali della ripresa: “Sono venuto qua per contribuire alla squadra, per fare cose giuste, per dare una mano alla squadra. Poi, come ho detto anche all'inizio, è sempre l’allenatore che fa la scelta. Ognuno deve fare il suo. Non importa quando.Se poteva essere la partita per capire il livello? Anche così abbiamo mandato un segnale secondo me. Rimanere per 70 minuti in dieci uomini, e comunque chiudere bene, giocare, fare tanto sacrificio, secondo me è un gran segnale già questo".

Giovanni Spinazzola

18 Settembre 2025 23:38 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2025 23:38
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