E’ durata solo una giornata il tentativo di fuga del Napoli, contro il Milan Di Lorenzo e compagni sono andati incontro alla prima sconfitta stagionale ma restano al comando della classifica sia pur in condominio con la Roma e gli stessi rossoneri. E’ stata però una serata da incubo per gli azzurri soprattutto nella prima mezz’ora quando hanno subito due reti ed evitato un terzo grazie a Fofana che lanciato da solo verso Meret ha sparato oltre la traversa. Alla sbarra è vero va soprattutto la difesa incapace di frenare le incursioni sulle fasce dei rossoneri, ma è altrettanto vero che questa partita è nata proprio storta. Conte all’infortunato Buongiorno ha dovuto anche far fronte agli affaticamenti muscolari di Spinazzola e Olivera entrambi inutilizzabili tanto da non essere schierati neanche in panchina, nonché ad un riacutizzarsi dell’infortunio muscolare di Rrahmani. Logica voleva dunque che si andasse a schierare al centro della difesa Beukema e Juan Jesus mentre sulla sinistra l’eventuale ballottaggio tra i due giocatori rimasti vale a dire Mazzocchi e il neo acquisto Gutierrez e lo vinceva lo spagnolo e fin qui nulla di strano. Ed invece ecco la sorpresa. L’allenatore azzurro decideva di affiancare Marianucci a Juan Jesus determinando così il disastro difensivo che ha permesso al Milan di fare quello che voleva nella prima mezz’ora. Motivo? Se al difensore olandese gli fosse accaduto un qualsiasi accidente non ci sarebbe stato nessun giocatore di questo ruolo da schierare contro lo Sporting Lisbona nella partita di Champions League mercoledì al Maradona visto che Marianucci non è nella lista UEFA. Un ragionamento del genere ci può anche stare ma è chiaro che una coppia così inedita con l’ex empolese al suo debutto per giunta contro un Milan assatanato deciso a conquistare l’intera posta in palio non poteva dare garanzie assolute. Juan Jesus, tra l’altro, sappiamo che è capace di dare il meglio di sè stesso quando al suo fianco ha un compagno di qualità, invece si è trovato a comandare un reparto con un ragazzino al suo esordio con la maglia azzurra senza quindi aver avuto modo di affiatarsi nei movimenti. Da qui nasce lo scioccante inizio gara. Al 2’ Pulisic scende sulla fascia, Marianucci tenta di fermarlo una prima volta ma non ci riesce lo rincorre gli si oppone una seconda volta ma viene saltato, cross in un’area azzurra deserta dove Saelemaekers non ha alcuna difficoltà a infilare l’incolpevole Meret. Juan Jesus dov’era? E Gutierrez? Risulta chiaro un difetto nelle posizioni logico quando si trovano per la prima volta a giocare tre difensori che finora non avevano mai fatto reparto insieme. Il Napoli ha cercato di reagire e al 10’ ha anche avuto l’opportunità di pareggiare ma Maignan prima su Gutierrez e poi su McTominay compiva due parate importanti. Tuttavia ogni volta che il Milan orchestrava le sue azioni, dirette da quel gran fuoriclasse che risponde al nome di Modric, creava panico nella difesa azzurra e al 26’ ecco l’altro patatrac. Discesa sulla destra di Pavlovic passaggio al centro dove Fofana tocca per Pulisic e l’attaccante rossonera non aveva difficoltà a raddoppiare, tutto ciò senza alcuna opposizione di un difensore azzurro. Napoli in evidente confusione. McTominay, Lobotka e Anguissa cercavano di scuotere la squadra ma non ricevevano aiuto né da De Bruyne, impreciso nei passaggi né da Hojlund che non riusciva a districarsi nelle maglie della difesa avversaria. Nel finale di tempo un cross di Politano finiva sui piedi di McTominay che veniva toccato da un difensore finendo a terra per l’arbitro niente rigore, un traversone per Di Lorenzo che il capitano non riusciva ad agganciare e un colpo di testa di Anguissa che sfiorava la traversa. La sensazione è che scampato il pericolo di una imbarcata nell’intervallo qualche idea potesse cambiare, ed effettivamente qualcosa cambiava al 54’ quando un cross del solito Politano, il pallone veniva colpito di testa da Anguissa, respinta di Maignan dove accorreva Di Lorenzo e veniva poi messo giù platealmente da Estupinan e stavolta rigore sacrosanto con espulsione del rossonero. De Bruyne trasformava con freddezza. Napoli dunque in superiorità numerica all’assalto di un Milan che si rintanava nella propria trequarti, ma le azioni azzurre si rivelavano sterili e andavano a sbattere sul muro rossonero. Solo negli ultimi minuti Di Lorenzo e compagni si rendevano davvero pericolosi con Neres, che una volta entrato e spostato da sinistra a destra, si rendeva più efficace sfiorando il pareggio prima con un tiro che sbatteva sulla traversa e successivamente impegnando Maignan con una prodezza. Una sconfitta che ai fini pratici non pregiudica nulla ma che può essere di lezione per il prosieguo della stagione.
