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Psv-Napoli: 6-2. "Un disastro" di Giovanni Spinazzola

21 Ottobre 2025 22:15 —

Disastro Napoli in terra olandese. La squadra azzurra era chiamata ad un pronto riscatto dopo la sconfitta subita in campionato contro il Torino ed invece è andata incontro ad una vera e propria disfatta nella terza giornata di Champions League.

Il punteggio finale è certamente quello più mortificante fatto registrare nella gestione Conte ed ha messo a nudo tutti i problemi di questa squadra a cominciare dall’assetto difensivo. Un campanello d’allarme che era già suonato in questo primo scorcio di stagione ma che comunque era stato mascherato dalla prova del collettivo che aveva saputo porre rimedio. Contro una avversaria tosta dotata di buona tecnica personale e collettiva gli azzurri sono letteralmente naufragati commettendo errori anche molto banali in chiave di chiusura.

Non è bastato il rientro di Buongiorno fin dal primo minuto a ridare quella solidità che era stata la chiave di volta dello splendido successo nel campionato dello scorso anno, anzi proprio l’ex granata ha permesso alla squadra olandese di pareggiare la rete siglata da McTominay al 30’. Già perché il Napoli fino alla mezz’ora del primo tempo aveva dimostrato di tenere bene il campo mettendo in difficoltà più volte la retroguardia biancorossa. Al 2’ aveva sfiorato il vantaggio con Lucca con un tiro che sfiorava il palo e quattro minuti più tardi Gilmour lanciava in profondità De Bruyne che entrava in area saltava il portiere e da posizione defilata tentava un tiro cross verso la porta sguarnita con salvataggio di testa di un difensore in angolo.

Il Napoli giostrava con efficacia a centrocampo creando pericoli come al 26’ quando McTominay serviva in area Lucca ma l’attaccante ex udinese non riusciva a controllare la sfera davanti al portiere biancorosso. Tanta pressione veniva premiata al 30’ quando Spinazzola dalla sinistra faceva partire un cross perfetto su cui si avventava di testa il centrocampista scozzese che portava il Napoli in vantaggio. Poteva essere l’inizio di una serata gloriosa ed invece da questo momento in poi la squadra azzurra entrava in un tunnel buio da cui non è più riuscita ad uscirne.

Un vantaggio durato sei minuti quando su un cross di Perisic, nel tentativo di liberare di testa, Buongiorno toccava male il pallone infilandolo nell’angolino alto alla sinistra dell’incolpevole Milinkovic-Savic e tre minuti dopo il PSV ribaltava il punteggio sfruttando un errore di Beukema in attacco.

I padroni di casa facevano partire un contropiede letale con Saibari che non aveva difficoltà a trafiggere il portiere azzurro. Si andava al riposo con lo svantaggio di una rete che tutto sommato poteva essere recuperato tenuto conto di quella buona mezz’ora. Invece nella ripresa il Napoli letteralmente si scioglieva.

Le distrazioni a centrocampo con Gilmour che commetteva un errore dietro l’altro e soprattutto in difesa diventavano fatali. Nell’occasione della terza rete Mauro Junior veniva servito in piena area azzurra libero da marcatura pronto il passaggio verso Dennis Man davanti a Milinkovic-Savic, Beukema non riusciva ad anticiparlo, e il giocatore olandese metteva dentro. Due errori grossolani che stanno ad indicare tutte le difficoltà della retroguardia azzurra.

Da questo momento in poi saltava fuori anche un altro aspetto negativo, una fragilità mentale che non si riscontrava da due anni. Di Lorenzo e compagni sparivano letteralmente dal campo, in balìa degli avversari, incapaci di reagire, inebetiti, inanellando una serie incredibile di errori anche piuttosto banali.

I padroni di casa andavano vicino alla quarta rete in diverse occasioni. Conte cercava di porre rimedio sostituendo Gilmour, Spinazzola e Beukema inserendo Lang, Juan Jesus e Gutierrez, che però non sortivano gli effetti desiderati, finchè poi al 76’ arrivava la definitiva frittata con l’impalpabile Lucca che si faceva espellere per un gesto giudicato offensivo dall’arbitro.

Conte tentava l’ultima mossa inserendo Neres al posto di Politano ma il Napoli in dieci uomini e con la retroguardia che già da un bel po' aveva preso le sembianze del Titanic prendeva la quarta rete con un bolide scagliato da Dennis Man dal limite dell’area. Se c’è un giocatore tra gli azzurri che non molla mai e gioca con grinta fino alla fine risponde al nome di McTominay. E’ lui che su angolo battuto da Neres colpiva di testa accorciando le distanze. Tutto sommato se fosse finita così sarebbe stato un risultato accettabile, ma nel finale il PSV spingeva nuovamente sull’acceleratore e per il Napoli il punteggio finale diventava mortificante.

Sarà dura, molto dura metabolizzare questa disfatta ma il tempo corre e non si può stare a piangere sul latte versato occorre guardare avanti e girare subito pagina perché sabato c’è il big match al Maradona contro una pimpante Inter ancor più ringalluzzita da questa serataccia degli azzurri.

21 Ottobre 2025 22:15 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre 2025 22:15
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