Conte in conferenza stampa dopo la partita sottolinea la grande prova della sua squadra: "Abbiamo affrontato una squadra fortissima, per me la squadra migliore in assoluto in Italia. Non arrivi in finale di Champions per due volte in tre anni. Hanno lasciato qualcosa per strada a livello di vittorie, perché la loro rosa è fuori portata rispetto a tutte le altre. Abbiamo vinto con tutte le difficoltà che stiamo avendo da inizio anno perché comunque stiamo viaggiando con infortuni importanti. Anche oggi mancavano tre giocatori del calibro di Hojlund, Lobotka e Rrahmani, in allenamento Meret si è fratturato il piede, poi si è fatto male anche De Bruyne, e Lukaku non lo abbiamo da inizio anno. Diciamo che non è un anno tanto fortunato, forse qualcuno ci ha mandato qualche sfiga addosso. Però al tempo stesso noi cerchiamo di ribattere colpo su colpo. Oggi l'Inter era venuta per ammazzarci sportivamente, è una squadra in grande salute con un filotto di vittorie, contro una squadra in difficoltà perché abbiamo perso contro il Torino e in maniera brutta contro il PSV. Chiaramente queste sono partite che se capisci il momento devi ammazzare il tuo avversario. Ma noi di morire non ne avevamo e non abbiamo voglia e quindi ne è venuta fuori una partita tosta e gagliarda. Anche in mezzo a tante difficoltà si è riuscita a fare secondo me un’ottima prestazione". Il tecnico azzurro è pungente sulle lamentele neroazzurre a seguito del rigore concesso al Napoli: L'Inter appena può manda Marotta, a noi vengo io a parlare. Secondo me una grande squadra deve fare le corrette valutazioni e capire perché oggi ha perso, e non appellarsi a questo perché crei degli alibi ai calciatori e all'ambiente. Io penso che questo sia totalmente nocivo. Ecco, io da allenatore non l'avrei mai permesso ad un mio dirigente, in questo caso Marotta è diventato anche presidente quindi sta facendo una grande escalation. Un presidente che viene a fare queste considerazioni lo trovo veramente... con tutto il rispetto che ho per il direttore, che lasci le cose a chi ha partecipato alla partita e che non intervenga. Così sminuisce anche l'allenatore e non va bene. Io non ho mai chiesto ai presidenti di fare il papà e di venire a parlare, mi sono sempre difeso da solo".
Il capitano Di Lorenzo si sofferma sulla prestazione della squadra e sull’episodio del rigore: "Ci speravo nella prestazione di stasera, sentivo un'aria diversa. Ci voleva una partita così dopo la brutta figura in Champions. Ero fiducioso perché ci conosciamo, siamo ripartiti nel modo giusto e siamo contenti.Avevamo preparato prevalentemente l'attacco alla profondità di Neres se arrivava all'uno contro uno con Acerbi, quando si staccava sono stati bravissimi i centrocampisti a inserirsi: sono molto bravi in questo e anche stasera abbiamo fatto due gol molto belli". Sul rigore dichiara:” Non ho ancora rivisto niente, sicuramente sono andato giù perché ho sentito il contatto in scivolata dietro. Dal campo ho sentito un contatto che non mi ha fatto restare in piedi. Non è una simulazione, è una valutazione dell'arbitro che ha deciso in questa maniera".
Infine Buongiorno: “Credo che la squadra sappia che per continuare così dobbiamo lavorare al massimo ed essere concentrati per 90' e in allenamento. Per farlo il gruppo deve essere sempre unito e coeso. Abbiamo avuto grande mentalità, nel secondo tempo abbiamo gestito la palla. Siamo contentissimi, dobbiamo continuare su questa strada. Dovevamo ritrovarci ed essere tutti uniti, con la voglia di sacrificarsi per il compagno. Oggi è stata una prova, con la compattezza possiamo fare risultato e vincere partite come questa. Sto sempre meglio, dobbiamo cercare di gestire il minutaggio con il mister in questa prima parte, dopo i miei infortuni. Mi sento bene e sto lavorando tanto anche con lo staff e i preparatori, quindi sono contento. Sicuramente la spinta del Maradona si fa sentire per noi e per gli avversari. Giocare qui è sempre emozionante, i tifosi ti trasmettono tanto"..
Giovanni Spinazzola
