Serviva un successo al Napoli in questo quarto turno di Champions League, un po' per riscattare la pesante batosta subìta contro il PSV, un po' per guadagnare punti nella classifica del torneo europeo, ed invece davanti ai suoi supporters che hanno riempito come al solito il Maradona, gli azzurri non sono andati oltre un pareggio a reti inviolate. E’ il secondo 0-0 consecutivo dopo quello acquisito in campionato contro il Como ed anche stasera frutto di un gioco lento e faticoso soprattutto nelle iniziative offensive. Conte ha dovuto rinunciare a Spinazzola e Gilmour inserendo Gutierrez e il ritrovato Lobotka dopo un lungo stop per l’infortunio muscolare. Lo spagnolo non ha demeritato, si è disimpegnato bene nella fase difensiva presidiando la fascia sinistra con autorità spingendosi in fase offensiva creando azioni pericolose come al 6’ quando dopo una sgroppata ha servito un buon pallone in area tedesca che Hojlund non è riuscito a concretizzare, e al 40’ quando in tandem con Elmas ha servito Anguissa il cui tiro è andato sopra la traversa. Ha cercato anche la conclusione da fuori area ma la conclusione non è stata precisa. Lo slovacco invece al suo vero rientro dopo l’infortunio, contro il Como aveva solo giocato una manciata di minuti (come direbbe Stefano De Martino n.d.r.), ha dato ordine alla manovra azzurra ma gli sono mancati ritmo e idee che fanno parte del proprio ineguagliabile bagaglio personale. Anguissa ha cercato di dare verve, correndo come una trottola da una parte all’altra del campo e costruendo all’83’ l’azione più pericolosa di tutta la partita del Napoli con una veemente discesa sulla fascia sinistra servendo in area tedesca McTominay che ha sprecato tirando alle stelle. Ecco, lo scozzese ha giocato una partita grintosa soprattutto in fase di interdizione ma non è stato lucido nelle conclusioni, né ha fornito la sua consueta spinta alla squadra. Se poi a tutto ciò aggiungiamo anche la prova opaca di Politano e la buona volontà ma poca concretezza di Hojlund, puntualmente anticipato dal suo controllore, ecco spiegato questo pareggio che lascia un po' l’amaro in bocca. I tedeschi, infatti, nei minuti iniziali hanno operato un pressing a tutto campo, ma quando hanno visto che Elmas, autore di un’ottima partita, li ha messi a soqquadro sulla fascia sinistra creando in dieci minuti tre situazioni pericolose hanno deciso di ritirarsi a presidiare la propria area contando sulle ripartenze. Sarebbe bastato quindi giocare con un ritmo più alto per metterli in seria difficoltà cosa che è invece mancata. Conte ha cercato di porre rimedio negli ultimi 20’ di gioco inserendo prima Neres e poi Lang al posto degli spenti Politano e Lobotka spostando Elmas a centrocampo ed occorre dire che forse il loro impiego è stato un po' tardivo. Sia il brasiliano che in particolar modo l’olandese hanno acceso la manovra azzurra mettendo alla frusta la difesa dell’Eintracht probabilmente fossero entrati prima il risultato finale poteva essere diverso, ma tant’è. Un punto che tiene il Napoli nella condizione di poter ancora sperare di poter centrare il passaggio al turno successivo ma ora più che mai nelle prossime partite i tre punti diventano indispensabili.
