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Napoli-Atalanta: 3-1. "La notte di David e Noa" di Giovanni Spinazzola

22 Novembre 2025 22:41 —

Torna al successo il Napoli dopo una serie di pareggi e la brutta sconfitta contro il Bologna che ha scatenato una ridda di ipotesi velenose sul club azzurro coincisa con la temporanea assenza di Conte tornato nella sua casa di Torino. C’è voluto il pronto comunicato del presidente De Leurentiis a smorzare tutte le funeree voci che si sono rincorse soprattutto sui social, cui ha poi fatto seguito un chiarimento faccia a faccia dello stesso allenatore con tutta la squadra al suo ritorno a Castelvolturno. Il match contro l’Atalanta era quindi visto come un segnale da dentro o fuori, cioè di tastare le capacità della squadra a continuare a lottare per alti traguardi oppure di chiudere anche questo capitolo. Ebbene Di Lorenzo e compagni hanno pienamente superato l’esame contro un avversario di ottimo spessore che vive anch’esso un periodo non facile culminato con il cambio dell’allenatore e l’avvento sulla panchina di Palladino. Un Napoli scintillante, nel primo tempo, come forse non si era mai visto prima, capace di soffrire e tenere il campo nella ripresa quando gli orobici, realizzata la rete con Scamacca, hanno premuto forsennatamente alla ricerca di una disperata rimonta. La squadra ha barcollato ma ha stretto i denti superando il momento difficile quando Antonio Conte ha operato quei cambi che hanno riequilibrato la squadra. Privo di Anguissa, anche lui sarà lontano dai campi per un bel po' di tempo, e degli infortunati Gilmour e Spinazzola l’allenatore azzurro ha dovuto fare di necessità virtù rimescolando un po' carte e modulo. Ha schierato i suoi uomini sul 3-4-3 con Buongiorno, Rrahmani e Beukema in difesa, Gutierrez, McTominay, Lobotka, Di Lorenzo sulla fascia centrale del campo e Lang, Hojlund e Neres in attacco. Si sono visti subito ritmo, velocità, pressing con passaggi precisi, apertura di gioco da un lato all’altro con due frecce imprendibili. Già perché contro i neroazzurri finalmente si sono viste per la prima volta in questa stagione in pieno le capacità di Lang. Sulla fascia l’olandese ha fatto ammattire nell’uno contro uno il suo diretto avversario ed è stato anche preciso negli appoggi verso i suoi compagni di reparto e dall’altro lato… Neres. Il brasiliano ha disputato un primo tempo strepitoso come non lo si vedeva da tempo non solo in fase offensiva ma anche nei ripiegamenti difensivi strappando molti palloni agli avversari facendo ripartire la manovra. E’ calato un po' nella ripresa probabilmente accusando un po' di stanchezza tanto che Conte, forse anche pensando alla partita di Champions di martedì, lo ha sostituito con Politano tra le ovazioni dei tifosi. Neres ha sfruttato i servizi fornitigli dai compagni trafiggendo Carnesecchi senza pietà con millimetrica precisione. Hojlund, come al solito martellato a più non posso dal suo diretto marcatore, non è riuscito a segnare ma ha dimostrato di essere un giocatore molto intelligente mettendo al servizio della squadra le sue ottime doti tecniche ed è al 17’ che dopo uno scambio con Di Lorenzo da centrocampo ha servito con un servizio preciso il brasiliano che con il suo scatto felino si è lanciato verso l’area neroazzurra sbloccando il risultato. L’Atalanta ha cercato di reagire ma la difesa con Rrahmani, Buongiorno e Beukema, è stata impeccabile rendendo inoffensivi Pasalic e il temutissimo Lookman. Gioco spumeggiante con il centrocampo che ha girato a meraviglia sotto la direzione di Lobotka ben coadiuvato da McTominay cui hanno dato un’ottima mano Di Lorenzo e Gutierrez che hanno costituito una muraglia ai tentativi degli ospiti di tessere trame offensive. Su questo leit motiv è nato il raddoppio con protagonisti stavolta Rrahmani, che ha appoggiato di testa a centrocampo a McTominay, e lo scozzese che ha fatto viaggiare nuovamente Neres verso la porta di Carnesecchi. Implacabile il suo tiro. Atalanta in chiara difficoltà e al 45’ ecco il tris con Hojlund che serviva Di Lorenzo in area, traversone del capitano azzurro ed era Lang che dall’altra parte del campo colpiva di testa trafiggendo il portiere atalantino. Palladino nell’intervallo faceva entrare Kossounou e soprattutto Scamacca. La ripresa inizia con un’occasione capitata sui piedi di McTominay ma il tiro dello scozzese veniva deviato in angolo da Carnesecchi che evitava la capitolazione. Era però l’Atalanta che entrava in campo con un'altra determinazione favorita anche dai cambi e il Napoli ha cominciato a soffrire. Sarà stato forse il gran ritmo del primo tempo, oppure la consapevolezza di avere già in pugno la partita fatto sta che De Ketelaere, servito da Lookman sfiorava il palo di Milinkovic-Savic con un gran tiro. Gutierrez ha cominciato a non tenere più la sua fascia e Bellanova gli andava via una prima volta e poi al secondo tentativo crossava verso l’area azzurra dove Scamacca libero dalla marcatura di Rrahmani in mezza girata accorciava le distanze. Qualche minuto dopo era ancora la punta della nostra nazionale a rendersi pericolosa costringendo l’estremo difensore azzurro a distendersi e deviare il pallone in angolo. Il Napoli era sotto pressione e non riusciva più a superare la metà campo finchè al 64’ Conte toglieva Rrahmani, che ormai soffriva Scamacca, inserendo Juan Jesus e cinque minuti dopo entravano Politano, al posto dell’esausto Neres, Mazzocchi, al suo esordio stagionale, che rilevava un Gutierrez in difficoltà, ed Elmas per Lang. Cambi indovinati perché i nuovi entrati, soprattutto il brasiliano, creavano una diga sulla trequarti rafforzando la difesa, con la conseguenza che l’Atalanta cominciava a perdere forza e vigore spegnendosi e il Napoli poteva così portare a casa un prezioso successo sia per la classifica che soprattutto per il morale. Ed ora la prova del nove martedì contro il Qarabag.

22 Novembre 2025 22:41 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre 2025 22:41
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