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Napoli: Sequestro di prodotti al mercato ittico di Mugnano, Triassi (CRIPART) «La prova che controlli serrati sono indispensabili, soprattutto a Natale»

19 Dicembre 2025 15:10 —

Nella giornata di oggi, a Mugnano di Napoli, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro ha effettuato un intervento di vigilanza che ha portato al sequestro di prodotti ittici nell’ambito delle attività di controllo sulla sicurezza alimentare. «Questo sequestro è la dimostrazione concreta dell’avvertimento che avevamo lanciato nei giorni scorsi: i controlli serrati sono essenziali e non possono mai rallentare, tanto più nel periodo natalizio, quando aumenta il consumo fuori casa e cresce l’afflusso di cittadini e turisti», dice Maria Triassi, professoressa di Igiene e Medicina Preventiva e Referente del Centro di riferimento regionale per la sicurezza della ristorazione pubblica e collettiva e delle produzioni agroalimentari tradizionali (CRIPAT). Triassi sottolinea che lo street food resta «un patrimonio della cultura partenopea», ma proprio per tutelarlo «servono regole chiare e verifiche costanti, perché non ci possono essere zone grigie quando si parla di igiene, conservazione e tracciabilità degli alimenti». In queste settimane, infatti, centro storico, Decumani e lungomare registrano una presenza elevata di persone e un incremento di chioschi, bancarelle e punti di somministrazione temporanei. L’attività di vigilanza è coordinata dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro attraverso le sue articolazioni: Servizi Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN, Direttore Alfredo Savarese), Servizi Veterinari – Igiene degli alimenti di origine animale (SVET B, Direttore Luciano Nettuno) e il Centro di Riferimento Regionale per la Sicurezza Alimentare nella ristorazione pubblica e collettiva e nelle produzioni agroalimentari tradizionali (CRIPAT, Direttore Giovanni Battista Varcasia). «Non ci sono ragioni di allarme generalizzato: alcune aree sono tra le più monitorate. Ma il punto è proprio questo: la guardia non va mai abbassata», aggiunge Triassi. «Basta una gestione scorretta della catena del freddo, una preparazione improvvisata, un’attività irregolare o prodotti senza tracciabilità per trasformare un momento di convivialità in un problema sanitario». 

19 Dicembre 2025 15:10 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre 2025 15:10
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